
In tanti ieri sera hanno seguito il serrato “faccia a faccia” tra Di Giandomenico, Di Brino, Monaco, Gatti e Fasciano che ha visto i candidati cimentarsi senza alcuna preparazione precedente sui quesiti, nel commento di fotografie illustrate al momento da Don Benito. La prima foto presentata ha riguardato un bicchiere pieno a metà. Don Benito ha inviato i candidati sindaci a dichiarare il loro pensiero su tale immagine. Ogni candidato ha sottolineato di voler vedere il bicchiere mezzo pieno dando una interpretazione diversa della medesima foto.
Si è poi proseguito con un’immagine del pane a cui Di Giandomenico ha associato un proverbio africano ponendo l’accento alla realtà povera di quei paesi e nel contempo, alla capità di quei popoli disperati di condividere il poco a disposizione contrariamente alla realtà locale. Anche la Gatti ha fatto riferimento ad un detto mentre Monaco si è riferito al recente documento della Caritas sui nuovi poveri in Molise mentre Di Brino ha parlato delle difficoltà delle famiglie odierne e della necessità di voltare pagina.
La terza foto: Gesù sulla croce. Di Giandomenico ha “snoccialato” una ad una le encicliche di Papa Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II senza dimenticare riferimenti storici fino ad i giorni nostri della religiosità concludendo il suo intervento con un pensiero semplice e celebre, quello del Presidente degli Stati Uniti Kennedy: “Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi ma come potete fare vori per il vostro paese” adattandolo al momento attuale ed all
L’ultima immagine: un libro aperto bianco con delle penne ha rappresentato per tutti la nuova pagina di Termoli dopo alcune già scritte.
E’ stato un confronto basato su pensieri improvvisati al momento da parte dai candidati sindaci che ha visto come mediatore Don Benito Giorgetta. Il “faccia a faccia” è piaciuto molto ai numerosi presenti che hanno seguito con attenzione le risposte dei cinque. Alla fine però, il parroco, interpellato sulla “interrogazione” degli aspiranti primi cittadini non ha mancato di lanciare qualche “frecciatina”. “Qualcuno deve migliorare”