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PORTOCANNONE – “La Chiesa ha già fatto il suo processo a Don Marino, ora tocca allo Stato. Sono in attesa a mente serena del giudizio finale“. Così il Vescovo di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca a proposito del rinvio a giudizio dell’ex parroco di Portocannone Don Marino Genova a seguito della denuncia di una giovane del paese, all’epoca dei fatti minorenne, che ha sporto querela per violenza sessuale.
Per quanto concerne il procedimento religioso, a Don Marino è stata inflitta la sospesione a divinis per 2 anni oltre all’avvio di un cammino di revisione della propria vita fuori regione.
“Sono tranquillo, la giustizia deve fare il suo corso. Prendo atto della decisione di fare il processo – ha proseguito Mons. De Luca – Sul procedimento canonico ha avuto delle pene ma è un ordinamento diverso da quello penale dello Stato. In questa vicenda non bisogna dimenticare, poi, il diritto della persona che si ritiene offesa”.
troppo facile
A chi ha assistito da fuori alla vicenda, non sara’ sfuggita la rapidita’ con cui il Vescovo ha scaricato il sacerdote dopo essere stato lui stesso ad affidare la parrocchia di Portocannone a Don Marino Genova, sul quale ora si apprende che girassero voci non proprio incoraggianti anche durante il suo precedente incarico in un altro paese del Molise. Troppo facile chiamarsi fuori se cio’ fosse vero.