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LARINO – Approfittano del loro ruolo di docenti in corsi di formazione per la preparazione di dolci e pizze e tentano di far arrivare hashish ai detenuti nel carcere di Larino, nascondendo la droga in deodoranti stick. Due persone: una 44enne e un 56enne dipendenti di una cooperativa che si occupa di formazione professionale nella Casa circondariale sono finiti agli arresti domiciliari ed altre sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
E’ il risultato di un’operazione, condotta da Polizia penitenziaria e Carabinieri della compagnia di Larino, illustrata in conferenza stampa dal Procuratore capo di Larino, Antonio La Rana.
In tre stick di deodorante sono stati trovati complessivamente 106 grammi di hashish. A mettere la Procura sulle tracce dei due docenti, le indagini condotte per mesi da Polizia penitenziaria e Carabinieri con intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti.
Secondo il procuratore i due erano al loro primo episodio di trasferimento di droga nel carcere ma le indagini continuano. Gli inquirenti erano a conoscenza del loro arrivo nell’istituto, quindi li hanno attesi. Quando hanno controllato il materiale trasportato, tra cui anche capi d’abbigliamento, hanno scoperto l’hashish.
Perquisizioni e accertamenti sono stati eseguiti anche a Roma dove risiedono alcuni dei sette indagati. Prima dell’arresto della donna larinese e del collega si erano verificati altri episodi in carcere con pacchi recapitati all’indirizzo dell’istituto di pena al cui interno scarpe con la droga nascosta nella suola.
La Polizia penitenziaria già da mesi è interessata a sgominare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno della struttura penitenziaria e per questo ha incremento i controlli.