myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
Carmine De Benedittis
TERMOLI _ Sono di questo mese di Agosto ulteriori due sentenze a favore dei consumatori deliberate dal Tribunale di Larino (Giudice Dott. Roberto Veneziano) e dalla Sezione distaccata di Termoli (Giudice Dott.ssa Barbara Previati) con le quali la ex Banca Popolare di Lodi e l’Unicredito Italiano s.p.a. hanno dovuto restituire complessivamente oltre trecentomila euro a due correntisti,imprenditori del basso Molise, difesi e rappresentati dagli Avvocati Aldo De Benedittis e Carmine De Benedittis.
Gli stessi si erano opposti alla pratica illegittima dell’anatocismo applicata dalle banche in questione,ed hanno visto riconosciuti i propri diritti di restituzione
di quanto indebitamente pagato negli anni nel corso del rapporto contrattuale intrattenuto. Le sentenze sono state ottenute dagli Avvocati Aldo e Carmine De Benedittis del Foro di Campobasso,tra l’altro legali dell’associazione dei consumatori ADUSBEF delle provincia di Campobasso. Si tratta di ulteriori risultati raggiunti a favore dei consumatori contro la pratica illegittima delle banche di capitalizzare trimestralmente gli interessi passivi,commissioni e spese.Queste sentenze si aggiungono a tutta una serie di risultati positivi già raggiunti sino ad ora dallo studio legale De Benedittis di Campobasso.

Si ricorda,inoltre, ai correntisti,che anche la Corte di Appello di Campobasso con due sentenze del 2008,ha confermato la illegittimità della capitalizzazione trimestrale degli interessi,commissioni e spese, affermando che,in virtù della nullità di detta clausola,nessuna capitalizzazione composta può essere applicata,neanche annuale. Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche!

Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto). Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti.Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica dello stesso.

Studio Legale DE BENEDITTIS