
Tali decisioni secondo Catena penalizzeranno notevolmente il centro turistico campomarinese dove è possibile accedere attraverso un’unica entrata rappresentata dal cavalcavia che collega la S.s. 16 al Lido. “Tutto il traffico estivo _ ha proseguito Catena _ non riuscirà a defluire agevolmente in quell’unico accesso per la spiaggia penalizzando in maniera fortissima le attività del posto e non solo“. Secondo il gruppo consiliare di minoranza di centro destra le Ferrovie dovrebbero garantire almeno in attesa del completamento del sottopasso ferroviario una strada alternativa in tempi brevissimi in previsione dell’estate. “Con due accessi al Lido chiusi _ ha detto ancora Catena _ la circolazione andrà in tilt ed a pagarne le spese saremo tutti“. Ma le polemiche non finiscono quì. Secondo Catena la somma stanziata dalle Ferrovie di 250 mila euro per un altro sottopasso previsto nella zona nord del centro rivierasco è una cifra risicata per un’opera di tale spessore per cui i fondi sicuramente non saranno sufficienti. “Se si riuscirà a fare la progettazione è qualche altra cosa è già tanto” ha concluso l’esponente del Pdl.
Intanto resta in uno stato di stallo completo la situazione del porto turistico. La struttura, non ancora completata ma solo in parte aperta, è completamente abbandonata a se stessa: insabbiata e pericolosa. I diportisti ad uno ad uno preferiscono ritirare la propria imbarcazione ed i milioni di euro spesi fino a questo momento sono finiti in “ammollo”. L’opera potrebbe trasformarsi entro qualche annno in una “cattedrale nel deserto” se non si prenderanno delle decisioni definitive. Di recente nel corso di un tavolo tecnico istituzionale si è preso atto dello stato in cui versa il porticciolo ed ora sono al vaglio le possibili soluzioni.