
La chiarezza che è mancata in altre situazioni – come ad esempio a Venafro e alla provincia di Campobasso – deve invece guidare il comportamento di tutte le forze in campo, senza furbesche ed inutili fughe in avanti. Una volta per tutte si deve definire un metodo univoco che eviti confusioni e tentennamenti che, come nelle ultime esperienze, hanno il solo risultato di dividere le forze e perdere le elezioni. Non si può, secondo convenienza, individuare oggi nel programma, ieri nella designazione, ieri l’altro nelle primarie lo strumento per scegliere il candidato. Non è utile, non è serio, non è corretto. Costruire Democrazia è assolutamente favorevole al metodo delle primarie. Il nostro movimento ritiene questo strumento il più utile ed efficace per scegliere gli uomini destinati a concretizzare le idee amministrative e di buon governo della coalizione, magari adottando gli opportuni correttivi per evitare che la scelta venga inquinata da forze che non fanno parte della coalizione stessa.
A Termoli il centrosinistra non può e non deve fallire. Con pari dignità bisogna mettere in campo una forza unitaria ed un progetto condiviso, che eviti alla città il ritorno del malaffare. Perciò, nè le “lavate di faccia”, nè fughe in avanti servono. E’ necessaria, quindi, una seria autocritica per impostare una nuova alleanza che, partendo dal centrosinistra, sia aperta ai contributi della parte migliore della città che vuole impegnarsi in una politica di rinnovamento e di sviluppo. Questa città non merita di essere affossata un’altra volta dai desideri di una classe dirigente regionale incapace che ha fatto del mercimonio l’emblema del suo agire.
Da Termoli deve partire un movimento di popolo da estendersi all’intera regione per costruire l’alternativa allo “IORISMO” imperante. Nel momento in cui il Paese arranca per la crisi, Iorio spende milioni di euro per far entrare otto nuovi consiglieri, istituire commissioni inutili, distribuire consulenze, assumere parenti e amici negli enti controllati, tutto ciò per ribaltare le amministrazioni legittimamente elette. Costruire Democrazia scende in campo, quindi, per evitare che Termoli diventi l’ennesimo feudo del disastroso Regno del Molise”.
Sen. Giuseppe Astore