TERMOLI – A seguito del comunicato a firma di Costruire Democrazia, riportato dagli organi di stampa, il consigliere regionale Monaco sente di dover chiarire alcune verità taciute nella nota in cui gli viene chiesto di dimezzarsi le indennità se intende rimanere all’interno del movimento. “In un anno e mezzo di presenza tra i banchi del Consiglio regionale ho già rinunciato, nell’ordine, a: vitalizio, rimborso chilometrico e il benefit noto come articolo 7 o portaborse.

Per quel che riguarda quest’ultimo ho già espresso in precedenza la mia opinione, vale a dire che la sua corresponsione, sotto qualsiasi forma, è in disaccordo con i contenuti del decreto legge 174. Pertanto posso anticipare che ne proporrò all’assemblea la cancellazione e se tale proposta non dovesse trovare l’approvazione del Consiglio rinuncerò a titolo personale. Non mi sembra ci siano state simili scelte da parte di altri consiglieri regionali. Io ho dimostrato di aver già fatto delle rinunce, adesso mi aspetto di sentire che anche altri ex consiglieri rinuncino al vitalizio maturato negli anni in cui hanno ricoperto la carica di consigliere”.

Il consigliere Monaco si dice amareggiato per i modi e i contenuti espressi nel comunicato prodotto a fine di una riunione che pure avrebbe dovuto tracciare il quadro delle alleanze per il futuro, a partire dalle scadenze più immediate, una fra tutte il rinnovo del Consiglio e della Giunta del Comune di Campobasso. “Da parte mia vorrei ricordare che non stato io a chiedere la candidatura a nessuno e mi posso vantare ancora oggi di essere un uomo libero, senza padrini e senza padroni”.

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