BarileMicheleTERMOLI – Terminata questa nuova emergenza “acqua potabile”, il gruppo Unione per il Molise – per Termoli, nelle persone dei consiglieri Barile, Orlando e Fabrizio, ritiene opportuno fare delle considerazioni sull’accaduto. È inverosimile che al giorno d’oggi un’intera comunità venga messa in ginocchio da un problema legato ad un bene così prezioso e fondamentale come quello dell’acqua, ma è ancor più inverosimile che non si sappia a chi ricondurre la colpa di tale accaduto. Quello che ci auguriamo è che si faccia luce sul caso e si individuino i responsabili di questo disagio che, per l’ennesima volta, ha visto soccombere i cittadini termolesi e del Basso Molise.


C’è un altro aspetto di questo accaduto che riteniamo sia importante sottolineare. Con sommo dispiacere abbiamo assistito, in un momento così delicato, ad azioni di sciacallaggio ed irresponsabilità nei confronti di questa amministrazione e, in particolar modo, nei confronti del Sindaco Angelo Sbrocca, da parte di alcuni consiglieri di minoranza: chi, con il megafono per le strade di Termoli, chi, con una conferenza stampa, lanciando accuse che lasciavano intendere come la responsabilità di tale disagio fosse da attribuire a questa amministrazione. Considerando che nessun potere decisionale spetta al Comune in assenza di informazioni provenienti dagli enti preposti al controllo e alla gestione acque (EGAM, ASREM e ARPAM), è chiaro che lo stesso Comune è tenuto ad agire solo dopo e nel rispetto dei tempi delle comunicazioni che giungono dai suddetti enti preposti.

Non vogliamo giustificarci agli occhi dei nostri concittadini, vogliamo solo che si sappia la verità, pensando che parlare alla pancia dei cittadini, per creare consensi attorno a sé, sia scorretto e di basso profilo etico e politico. Soprattutto quando le accuse vengono da chi, e ci riferiamo all’ex sindaco Basso Antonio di Brino, alla fine del 2010, ha dovuto fronteggiare, in qualità di primo cittadino , l’emergenza trialometani, emanando un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua, della durata di ben 10 giorni, dal 22 Dicembre 2010 al 1 Gennaio 2011, causando enormi disagi alla popolazione termolese.

Ci auguriamo che disagi del genere non si ripetano mai più e cogliamo l’occasione per mandare un messaggio al Governatore della nostra Regione affinché si impegni al più presto per far sì che l’acquedotto del Molise centrale venga terminato.
Articolo precedenteVolontariato ed Istituzioni: conoscersi per collaborare. Sabato l’incontro ad Agnone
Articolo successivoVeneziale nominato assessore regionale alle Attività Produttive