SEPINO _ La Rete dei Comitati contro l’eolico selvaggio ed i rifiuti extraregionali dopo la sentenza del Consiglio di Stato di via libera alle torri eoliche nell’antica area di Altilia, lancia un appello al Ministro per i Beni Culturali Galan. Con un’accorata lettera al rappresentante del Governo, i comitati chiedono un provvedimento straordinario al Governo ed al Parlamento affinchè salvino i 2.500 anni di storia di Altilia ed evitino la devastazione di beni monumentali nazionali.

“Noi come Rete dei Comitati ci batteremo con tutto l’amore che ci lega alla terra dove siamo nati ma senza l’aiuto della Regione Molise, chiamata a difendere la Legge Regionale n. 23 del 23.12.2010, del Governo Nazionale e del Parlamento della Repubblica, non ce la faremo a resistere all’invasione dell’eolico selvaggio _ hanno dichiarato dalle associazioni ambientali _. Da anni lottiamo per difendere la nostra storia, l’identità culturale, le aree archeologiche e la nostra Regione che misura 4 mila Km quadrati dall’invasione di 3.500 pale eoliche. Il Molise conta già 500 impianti eolici in attività che producono il 70% del fabbisogno energetico annuale con una percentuale di gran lunga superiore al limite del 20% fissato dall’Unione Europea per il 2020 sulle fonti rinnovabili. Purtroppo gli interessi in gioco sono potentissimi, si ipotizzano 60 miliardi di profitti per i prossimi 20 anni e di questi solo 30 milioni di euro resterebbero sul territorio del Molise. Un affare colossale che sta travolgendo ogni ostacolo, superando qualsiasi resistenza e marginalizzando ogni opposizione sociale, istituzionale, culturale o politica che sia. Le imprese dell’eolico non si fermano davanti a niente. Per loro 2.500 anni di storia del Teatro Sannitico – Italico di Pietrabbondante o della meravigliosa città romana di Saepinum-Altilia non rappresentano nulla”.

L’area archeologica di Saepinum-Altilia è anche inserita anche in una proposta di legge presentata da 12 Senatori di tutti i gruppi politici tesa a istituire il Parco Nazionale del Matese.

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