
Contestualmente, i Militari, avvalendosi dei penetranti poteri d’indagine derivanti dalle numerose banche dati disponibili per il Corpo, hanno esperito serrate indagini di polizia giudiziaria, attraverso perquisizioni domiciliari, accertamenti bancari ed escussioni di testi anche in altre aree del territorio nazionale. Fondamentale, a tal proposito, la sinergia operativa tra vari Reparti della Guardia di Finanza, che ha assicurato speditezza ed efficacia a numerosi controlli incrociati, utili alla ricostruzione del mosaico investigativo.
Uno dei soggetti coinvolti – peraltro pregiudicato con precedenti specifici-, è conosciuto sul territorio per aver a lungo operato nel settore della rivendita autovetture, all’uopo collaborando con note aziende molisane impegnate nello specifico comparto.
Le risultanze amministrativo-contabili complessivamente acquisite, il superamento di specifici parametri legati all’evasione, la personalità dei soggetti coinvolti e la connessa pericolosità fiscale, hanno anche motivato, oltre alla proposta di misure amministrative all’ Agenzia delle Entrate, anche una specifica e dettagliata richiesta alla competente Autorità Giudiziaria (ex art. 321 C.P.P.) finalizzata a garantire il credito erariale a mezzo di preliminari sequestri preventivi di beni mobili ed immobili nella disponibilità dei responsabili.
Le attività esperite nel Capoluogo molisano, confermano, una volta di più, come tra le missioni istituzionali affidate al Corpo di fondamentale importanza risulti quella di individuare, scoprire e reprimere, specifiche condotte illecite che da un lato minano l’economia sana e il principio della leale concorrenza nei diversi comparti imprenditoriali e produttivi e dall’altro sottraggono risorse ai pubblici bilanci, a danno dell’intera collettività.