Cimitero

TERMOLI – In un momento così grave come quello attuale assumono maggiore rilievo e carattere di negatività le condotte di chi attraverso i Social e WhatsApp diffonde informazioni false, diffamanti e ingiuriose relativamente a persone che nulla hanno a che vedere con quanto falsamente narrato. L’ultimo a denunciare tali condotte è il titolare dell’impresa funebre Nicola Jovine il quale in queste ultime ore si è visto attaccato e diffamato, forse per ragioni commerciali, da un audio diffuso a mezzo WhatsApp nel quale una voce femminile riferisce fatti non veritieri.

L’autrice del file audio asserisce di aver appreso da fonti certe, che certe non sono, fatti che riguarderebbero l’impresa funebre Jovine che, al contrario di quanto riferito dalla diffamante, continua serenamente a lavorare, rispettando tutte le norme in tema di sicurezza ed igiene imposte dalla normativa vigente.

Il titolare dell’impresa, che non si trova in quarantena o sorveglianza, assicura che quando riferito nel file audio è solo frutto di una condotta diffamante e che ha già provveduto a dare mandato al proprio legale di fiducia per denunciare la donna autrice del file alla polizia postale per procurato allarme e diffamazione aggravata tramite WhatsApp o per tutte le ipotesi che l’autorità inquirente volesse ritenere penalmente rilevanti.

Il sig. Jovine, si dice dispiaciuto dall’accaduto ed assicura che la sua attività, come da decreto varato dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus, resterà aperta per fornire alla propria clientela il migliore servizio così come avviene dal 1920 nel rispetto delle norme igienico e sanitarie.

Nicola Iovine

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