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TERMOLI _ Sulla questione che riguarda il piano di razionalizzazione della scuola pubblica è necessario fare chiarezza: in base al Piano di dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica la Giunta Comunale, con delibera n° 171 del luglio 2010, e la Giunta Regionale, delibera del 25-10-2010, in linea dunque con la decantata “dibriniana” filiera istituzionale, hanno ipotizzato l’accorpamento dell’ Istituto Tecnico Nautico all’Istitito Tecnico Industriale “Majorana” e l’Istituto Tecnico Geometri all’ Istituto Tecnico Commerciale “Boccardi” difatti smembrando l’attuale Istituto Tecnico Nautico-Geometri “Ugo Tiberio” e in qualche modo annullandone l’identità. Mi chiedo…. ma a Termoli se le scuole sottodimensionate sono il “Tiberio” e il Liceo Classico – Artistico perché allora non creare un unico Istituto di Istruzione Secondaria Superiore, come del resto ce ne sono tanti in Italia, che abbracci le tre scuole sotto un’unica presidenza ma con sedi distinte?

Questa soluzione non solo sarebbe rispettosa del parere espresso dagli organi collegiali della scuola e in linea con quanto deliberato dall’Ente Provincia, ma consentirebbe ai tre istituti di mantenere il proprio profilo identitario e lo stesso personale non riducendo quindi le potenzialità, la visibilità e l’operatività delle singole istituzioni scolastiche. Di contro la proposta della Regione e del Comune di Termoli oltre a snaturare le peculiarità dell’Istituto Tecnico Nautico – Geometri, la cui unicità, tradizioni e attività progressivamente sviluppate, hanno caratterizzato la storia di un territorio ad alta specificità, e creare un ibrido, comporterebbe una perdita di grande valore soprattutto in ambito disciplinare. Maliziosamente mi viene da pensare: vuoi vedere che, smembrando il “Tiberio” e accorpando le sezioni Geometra e Nautico ad altre scuole, il Sindaco Di Brino e la Giunta sarebbero non solo franchi dal mantenere le promesse elettorali (incontro dei candidati sindaci del 13-03-2010 presso l’Istituto Nautico – Geometri, nel suo intervento Di Brino si impegnava a ristrutturare la vecchia sede del Nautico o a costruirne una nuova nei pressi del mare – porto) ma anche liberi di destinare l’appetibile area, attualmente occupata dal vecchio Istituto Tecnico Nautico, ad altri usi.

Tutto ciò sarebbe lesivo dell’immagine della Scuola e della città intera. L’Istituto Tecnico “Ugo Tiberio” è una scuola prestigiosa a livello regionale e nazionale, un modello formativo che ha consentito, e consente ancora oggi, nonostante la mancanza di una sede adeguata, l’acquisizione di competenze spendibili non solo nel settore marittimo e delle costruzioni ma anche in settori collaterali quali quello della tutela dell’ambiente, dello sfruttamento delle risorse marine, del turismo, del diporto ecc., tutti settori su cui puntare per il futuro, soprattutto in questo momento di profonda crisi economica ed occupazionale. In conclusione, voglio esprimere la mia solidarietà ai docenti, al personale non docente e agli allievi dell’Istituto “Tiberio”.

In ordine alle tradizioni culturali della città, il “Tiberio” non va smembrato ma difeso e valorizzato in quanto risorsa fondamentale ed insostituibile per la crescita materiale e civile del territorio. L’Istituto Tecnico Nautico – Geometri rappresenta una peculiarità culturale come ente formativo profondamente radicato nella storia cittadina per cui non può e non deve essere ne smembrato ne ridotto ad un’oscura appendice di un’altra scuola.

MONACO FILIPPO