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CAMPOBASSO – L’ultima esternazione degli esponenti della Regione Molise impone un’ulteriore precisazione al fine di chiarire definitivamente l’accaduto e la posizione dell’Ateneo rispetto al futuro della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” .
Nel corso di due incontri informali, avvenuti su sollecitazione degli esponenti regionali, si è fatto presente che l’Università Cattolica intendeva e intende attenersi agli accordi già definiti: le due transazioni in ordine ai rilevanti crediti dell’Ateneo e della Fondazione verso la Regione (dei quali ancora si attende il pagamento) e l’intesa, scaturita dalla trattativa promossa dal Ministero della Salute, relativa al futuro assetto dell’attività della Fondazione nell’ambito del sistema sanitario regionale, che ha posto le basi per la sostenibilità e il rilancio della Fondazione.

Di fronte all’ipotesi affacciata dagli esponenti della Regione di subentrare nella gestione della struttura ospedaliera “Giovanni Paolo II” si è osservato, prima di ogni altra valutazione, che l’idea presentava diversi profili di criticità dal punto di vista tecnico e giuridico (connessi in particolare ai vincoli ai quali è assoggettata la Regione Molise a causa della propria situazione finanziaria). La trasmissione di un parere legale aveva la funzione di rappresentare agli interlocutori della Regione Molise, su una base oggettiva e motivata, le delicate e complesse questioni che una tale operazione avrebbe implicato.

Ci si attendeva, pertanto, un puntuale approfondimento da parte della Regione e, qualora da parte di quest’ultima si fosse voluto insistere nel perseguire l’ipotesi prospettata, la formulazione di una proposta completa, accompagnata da una realistica soluzione delle dirimenti difficoltà segnalate, di cui ad oggi non vi è traccia.

Ufficio Stampa
Università Cattolica del Sacro Cuore
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