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Nicola Felice
TERMOLI – In un campo già molto minato , una “mina” è stata, sembra per ora, disinnescata. Da quanto è dato sapere, il Presidente-Commissario ad acta alla Salute Frattura, con Decreto commissariale n° 51 del 7 agosto ha ripristinato il servizio ambulatoriale delle prestazioni di chemioterapia. Detto servizio non era più consentito a seguito di un altro decreto commissariale, il n° 31 dell’8 giugno u.s., che le catalogava come prestazioni extra Lea.  Ciò ha indotto la Fondazione GP II a denunciare l’impossibilità per il futuro di continuare a praticare prestazioni ambulatoriale chemioterapiche, innescando un’altra “polemica” nel settore della sanità, di cui è certo che di tutto ha bisogno tranne di ulteriori iniziative che possono creare “ammuina”. 

Insisto a ripetere che quello che ora necessità è concentrarsi sul nuovo Piano sanitario regionale che sarà redatto dal Commissario-Presidente Frattura essendo il Molise commissariato. Nello stesso tempo ritengo che le scelte e gli indirizzi dovranno essere dettate dal consiglio regionale con un atto di indirizzo di programmazione sanitaria, Il nuovo piano, purtroppo, non potrà non tener conto del nuovo Patto della salute e dei nuovi standard ospedalieri, in attuazione alla Legge Balduzzi, ormai vigenti. A questo importante impegno, tutti devono essere partecipi, nel rispetto dei ruoli, e portare il loro contributo, tenendo soprattutto presente che ai cittadini interessa essere curati, e curati bene, poco importa se la struttura è pubblica o privata. 
Spetta alla politica, senza “guerre du religioni”, individuare le strategie per ottenere il migliore risultato con unico obbiettivo: tutelare la salute pubblica, e non tanto le strutture siano esse pubbliche o private.

Nicola Felice
Presidente del Comitato San Timoteo

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