PETACCIATO – Interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle sulla frana di Petacciato. Il deputato molisano Antonio Federico ha predisposto sull’annosa problematica un documento presentato a Montecitorio con richiesta di informazioni al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa circa i fondi per il risanamento dell’esteso movimento franoso.
“Ho deciso di portare in Parlamento la questione della frana di Petacciato perché non è possibile che, oltre cento anni di dissesto idrogeologico accertato, decine di eventi franosi, una commissione ad hoc, oltre due miliardi di lire e un progetto da 41 milioni di euro non sono bastati a mettere in sicurezza l’area – ha spiegato Federico -. Parliamo di un fronte franoso tra i più estesi d’Europa per il quale negli anni ’90 il Governo istituì una commissione speciale destinando al Molise ben 2 miliardi e 700 milioni di vecchie lire. Nel 2016 il Patto per il Molise del duo Renzi-Frattura ha programmato vari interventi nell’area per una spesa prevista di 41 milioni di euro con la volontà di aprire il primo cantiere entro il 2017. Ad agosto scorso, infine, l’attuale governatore Donato Toma è stato nominato Commissario per la gestione dei fondi, ma della frana nessuno sembra interessarsi”.
Intanto i disagi continuano. Secondo i pentastellati il centro storico di Petacciato rischia di essere trascinato a valle e il fronte franoso ha compromesso la viabilità interna e infrastrutture strategiche come l’autostrada, la ferrovia adriatica e l’acquedotto.
“Già in Consiglio regionale nel 2016, insieme a Patrizia Manzo, presentai un’interrogazione sul tema e nei giorni scorsi sono tornato a Petacciato per incontrare i cittadini da anni in lotta per risolvere il problema – ha proseguito il deputato -. Ora ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per capire quali sono le attività previste per il consolidamento della frana e qual è il progetto preliminare di riferimento. È importante sapere se i 41 milioni di euro previsti dal Patto per il Molise sono già stati impegnati, quali sono i tempi d’intervento, quali gli indirizzi forniti dal Ministero al commissario per intervenire subito e quali controlli sono stati fatti sulle procedure d’affidamento degli incarichi e sul soggetto attuatore, cioè la Regione Molise”.
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