CAMPOBASSO – Il G.I.P. del Tribunale di Campobasso ha convalidato l’arresto del giovane originario di Termoli che lo scorso venerdì aveva dapprima aggredito un uomo per futili motivi nei pressi del Terminal Bus del Capoluogo, colpendolo alla testa con un martello, e poi, nel darsi alla fuga, aveva rapinato una donna ferma al semaforo di via San Giovanni, sottraendole l’auto dopo averla scaraventata a terra.
Il giovane era stato bloccato lungo la SS. 647 dagli Uomini della Sezione Polizia Stradale e da un equipaggio della Squadra Volante della Questura e arrestato in flagranza del reato di rapina e per le lesioni provocate alla donna.
Lo stesso è stato denunciato anche per il tentato omicidio dell’uomo aggredito al Terminal, il quale, a seguito dell’aggressione subita, ha riportato diverse ferite al capo, per fortuna non fatali.
Il Questore della Provincia di Campobasso, Giancarlo Conticchio, ha intanto voluto incontrare presso il proprio ufficio il cittadino originario del Camerun, da anni residente nel Capoluogo molisano, che venerdì scorso è stato testimone diretto della rapina mentre si trovava in coda al semaforo di via San Giovanni. L’uomo ha contattato immediatamente il 113, consentendo il tempestivo intervento della Polizia di Stato e ha deciso di seguire con la propria auto il rapinatore. Rimasto in costante contatto con la Sala Operativa della Questura, ha fornito indicazioni che si sono rivelate preziose per individuare il percorso di fuga e che hanno consentito alle pattuglie della Stradale di porsi lungo l’itinerario per bloccare il rapinatore.
Il Questore Conticchio ha espresso profondo apprezzamento al cittadino camerunense che ha dato prova di non comune coraggio e di alto senso civico e che, adoperandosi per consentire agli uomini in uniforme di assicurare alla Giustizia l’autore della rapina, costituisce per tutti un esempio di piena integrazione e di completa adesione ai valori fondanti dell’intera società.