CAMPOBASSO – “La proposta di un centro Covid a Larino da me più volte ribadita con il consenso di 118 sindaci e dell’approvazione a maggioranza del consiglio regionale del Molise, avrebbe certamente evitato il caos attuale a danno di tutti i molisani”. Così il Commissario ad Acta per la Sanità in Molise Angelo Giustini, all’indomani delle polemiche sull’attuale gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus in Molise.
Giustini, nominato con DPCM l’8 dicembre del 2018 commissario per la sanità in Molise, ha presentato a Roma uno specifico piano Covid-19 per l’apertura nell’ex ospedale Vietri di Larino di un punto per il ricovero dei pazienti affetti dal coronavirus.
“Invece, inspiegabilmente, ne è stato inviato a Roma un altro piano (Covid-19) sull’ospedale Cardarelli – si legge su una nota di Giustini – diverso da quello presentato dal commissario ma senza la mia firma ma solo quella dei direttori generali dell’Asrem e salute, dal direttore sanitario dell’Azienda e la sub-commissaria. Specifico che il piano Covid ufficiale è di esclusiva presentazione del Commissario. Successivamente, presso il Ministero della salute, nonostante il mio dissenso al secondo piano Covid (Cardarelli) di Giustini, è passato proprio il secondo documento.
“Si ribadisce che, su decisione del Ministero di non aprire Larino (Covid), il Commissario ha dovuto, secondo le linee di indirizzo ministeriale (circolare) – conclude Giustini – , riprogrammare un nuovo progetto in brevissimo tempo che pur di ottenere il minimo utile offerto dalla predetta circolare che escludeva, comunque, mio malgrado, Larino centro Covid”.