TERMOLI _ Arrivano gli ispettori del Fisco e gli incassi delle attività balneari si impennano del 200%. In Molise in controlli “estivi” dell’Agenzia delle Entrate si concentrano su stabilimenti balneari, piscine, ristoranti, bar e attività di agriturismo. Violazioni da spiaggia – oltre mille ombrelloni e 300 lettini non dichiarati ai fini degli studi di settore, somme in cassa non certificate, scontrini fiscali non emessi, oltre 30 lavoratori presunti irregolari. Questi i primi risultati dell’operazione “Estate calda” in Molise concentrata nel mese di agosto.
I funzionari del fisco, dopo una prima ricognizione dei locali per valutare movimento clienti e personale impiegato, hanno proseguito i controlli assicurando in particolare il presidio delle casse per individuare con esattezza il numero di consumazioni pagate dai clienti. Sono stati così rilevati anche incassi giornalieri superiori del 200 % a quelli medi registrati nei mesi di luglio-agosto 201l.
Ispezioni in notturna – nel corso degli accessi sono stati inoltre acquisiti numerosi elementi extracontabili, quali il numero dei clienti presenti, l’effettiva consistenza delle attrezzature utilizzate, i potenziali posti a sedere o posti letto, le capacità di coperti, le tariffe e i listini. Tutti elementi che permetteranno, nella successiva istruttoria, di ricostruire i reali guadagni dei soggetti controllati.
E’ stato effettuato anche un accesso a un pub cittadino nelle ore notturne, quando il giro d’affari è più significativo. Per due esercizi sono state avviate verifiche generali per il controllo completo della posizione fiscale. “I risultati degli accessi estivi – afferma il direttore regionale del Molise, Gianni De Luca – appaiono particolarmente significativi e confermano la necessità di garantire un presidio costante del territorio al fine di contrastare fenomeni evasivi che sottraggono risorse alla collettività e creano ingiustificati meccanismi di concorrenza imperfetta a danno degli operatori onesti. Iniziative di questo tipo saranno reiterate anche in altri settori, perché venga diffusa e assimilata la cultura della legalità fiscale.”