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I piccoli centri soffrono di inospitalità.

Nel libro della Genesi è scritto che una sera due angeli inviati dal Signore, furono ospitati nella città di Gomorra da Lot contro il parere degli abitanti. Dio s’adirò per la loro “inospitalità”, sacra al popolo Ebraico.
Ancora oggi, è atteggiamento tipico, in special modo di piccoli paesi, considerare lo straniero come un “ospite indesiderato”. E’ difficile che una famiglia proveniente “da fuori”, avesse la vita facile e riuscisse a risiedervi con una certa tolleranza. C’è uno strano atteggiamento “di ripulsa” contro tutto ciò che non è “locale”, contro la “novità”. Accade anche che un giovane venga osteggiato, ridicolizzato solo perché, normalmente, vesta con…“giacca e cravatta”: è considerato “spocchioso”, esibizionista. Insomma, l’estraneo non viene accettato ed è costretto a mettersi da parte. Il “gruppo” rifiuta la “novità” e quindi, la “diversità”.
In un vecchio film di Joseph Losey del 1948, “Il ragazzo dai capelli verdi”, l’interprete, un ragazzo di circa sedici anni, non può frequentare neanche la scuola senza essere preso in giro e allontanato da tutti. Gli ebrei – durante il periodo del nazi-fascismo, individuati dalla stella di Davide cucita sugli abiti – venivano perseguitati e uccisi nei campi di sterminio.
Può sembrare assurdo ma intorno ai gruppi si forma una nuvola invisibile: per essere protetti, devono pensare tutti allo stesso modo. Ci si pone sotto la stessa “teca di cristallo” dove ogni innovazione viene aspramente criticata e rigettata.
Il castello delle cose conquistate, usi ed abitudini, cade e si fa molta fatica a ripristinarlo. E allora, perché innovare? Perché fare esperienze diverse? Perché cercare nuove vie? Sperimentare? “Si cambia purché tutto possa rimanere tale e quale!”, Ci si affeziona all’esistente, si vive di ricordi, di “luoghi e sensazioni già provate” che si portano avanti fino alla fine. Non si accetta che il progresso possa modificare lo status quo. Si ingaggiano lotte contro le istituzioni adducendo problemi di “conservazione dei luoghi storici della propria fanciullezza”. In una parola: si nega il progresso!
A questo “modus vivendi” si aggregano gruppi e movimenti politici di varia natura.
Sotto questo aspetto quindi, TUTTI I PAESI DEL MONDO, POSSONO DIVENTARE, COME GOMORRA: SENZA AMBIZIONI, INOSPITALI E RETROGADI!
Saverio Metere