CAMPOBASSO _ Dieci anni di malgoverno di Michele Iorio hanno portato questa regione sull’orlo del baratro, abbiamo perso il conto di tutti gli sprechi e di tutti i fondi distribuiti a pioggia qua e là in consulenze e società partecipate per crearsi consenso elettorale. E come non ricordare la gestione dei fondi post-terremoto con appalti a chiamata diretta e finanziamenti assurdi che hanno attirato l’attenzione di tutta la stampa nazionale mentre dopo 10 anni ci sono ancora molte case da ricostruire; oppure l’enorme debito sanitario di circa un miliardo di euro che già costringe i cittadini a pagare le addizionali più alte d’Italia e che gli imporrà tasse ancora maggiori e servizi sempre minori per raggiungere il pareggio di bilancio, mentre si continua ad affidare ai privati una buona parte dell’assistenza che potrebbe essere affidata, a costi minori, alla sanità pubblica.

Ed ora si vorrebbero utilizzare i fondi FAS per ripianare il debito, usando quei fondi, che dovrebbero essere destinati alle infrastrutture ed allo sviluppo della nostra regione, per pagare gli errori fatti dal governo regionale nell’ultimo decennio. La nostra netta opposizione al governo Iorio ed al suo sistema di potere che ha stritolato tutta la regione, ci impone una scelta di chiarezza per le elezioni regionali. Crediamo che il centro-sinistra debba presentarsi alle elezioni regionali unito e nettamente alternativo al centro-destra che tanti danni ha fatto alla nostra regione e ai giovani molisani, perché sia chiaro a tutti i cittadini molisani che il nostro programma per i prossimi 5 anni abbia al centro l’idea di un altro Molise. Un Molise che sappia coniugare la tutela dell’ambiente e la promozione del turismo con lo sviluppo economico ed energetico della regione, facendo chiarezza sui tanti episodi di inquinamento denunciati sul nostro territorio a cominciare dalla gestione del depuratore del Cosib. Un Molise che investa per davvero nell’università e nella scuola, mettendo al centro gli studenti, la qualità dei corsi di laurea e le opportunità di lavoro per i giovani laureati nella nostra regione.

L’ erogazione della borsa di studio a tutti gli studenti idonei è una priorità assoluta. Un Molise che investa nello sviluppo economico della regione con interventi lungimiranti e trasparenti, con una particolare attenzione per i giovani. E’ necessario investire in infrastrutture, soprattutto telematiche con reti adsl veloci e wifi, che in futuro saranno ancor più indispensabili, ma è ancor più necessario regolamentare gli stage ed i contratti di lavoro precario, prevedendo un compenso minimo garantito e diritti certi ed introducendo meccanismi di welfare che consentano di avere un sostengo nei periodi in cui si cerca lavoro. E crediamo che le risorse si debbano trovare innanzitutto da una fortissima riduzione dei costi della politica e dell’apparato burocratico, iniziando dal taglio delle consulenze, dei costi delle società partecipate, delle sedi faraoniche a Roma e Bruxelles, delle auto blu e dei costi di gestione delle strutture della giunta. Michele Petraroia è l’uomo che meglio rappresenta le nostre idee ed i nostri programmi, la sua storia politica e le tantissime battaglie portate avanti come consigliere regionale sono un’assoluta garanzia. Crediamo che Petraroia sia l’uomo giusto per guidare tutto il centro-sinistra (dal PD al PRC passando per l’IDV) nello scontro elettorale con Michele Iorio contrapponendogli una visione nettamente alternativa del governo della nostra regione.

Giovani Democratici del Molise

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1 commento

  1. condivido ma…
    condivido largamente l’agenda politica delineata in quest’articolo. Compreso la scelta del candidato. Vorrei solo sgombrare il campo da alcune ambiguità che vanno chiarite. E’ utopistico pensare che ci possa essere un robusto sviluppo economico senza consumo di territorio. In questo bisogna fare chiarezza. Certa sinistra spaventa per le politiche ecologiche e conservative che, se da una parte vanno in direzione di una tutela assoluta del territorio e dell’ambiente, e questa è certamente una cosa buona, dall’altra il mondo bucolico che producono poi in realtà sono pochi a goderlo. Non certamente i 40000 disoccupati molisani, per loro le verdi vallate e il canto della cinciallegra non basta.In sostanza lo sviluppo e il progresso costano. Il solo turismo non basta. Ci vogliono le imprese. Cultura d’impresa. Libertà di impresa. E queste si promuovono ed incentivano con la disponibilità di energia, territorio, infrastrutture, cultura industriale ma, soprattutto, con pochissime ma chiarissime regole.
    Petraroia è un candidato ideale, ma aspetto che dica qualcosa su questo argomento.