
Dunque è iniziato il conto alla rovescia per il definitivo “stop” ai prelievi nelle aree dell’hinterland costiero dove per 15 anni hanno usufruito di tale opportunità garantita da diversi infermieri due volte o una volta la settimana permettendo così ai pensionati ed ai più piccoli di evitare i continui andirivieni verso il San Timoteo di Termoli o il Vietri di Larino.
Ora, il periodo di “vacche magre” è giunto nel pieno e la Regione Molise è chiamata a risistemare i disastrosi conti della sanità e, dunque, a ridurre risorse e servizi. I sindaci dei paesi coinvolti sono rimasti a dir poco amareggiati della drastica decisione e già sono al lavoro per cercare di trovare delle soluzioni comuni per permettere il prosieguo dell’attività sanitaria sul territorio. A Guardilfiera solitamente il giovedì alcuni infermieri si recavano nel presidio del posto per i prelievi di sangue interrotto giovedì scorso. Stessa situazione a Campomarino.