Un viaggio unico come ogni storia di vita. Il turismo delle radici per rivivere le proprie origini.
LECCE – Un’esperienza alternativa che permetta ai discendenti italiani di vivere da vicino quella cultura che ha sempre fatto parte della loro esistenza. Molte delle abitudini, del modo di essere, dei gusti e degli atteggiamenti provengono dal passato, scoprirlo permette loro di sentirsi parte di una storia più antica e di una grande famiglia composta da tutti coloro che hanno lo stesso cognome in Italia e in ogni luogo del mondo.
Questo è il progetto della Raíz Italiana, un’associazione attivamente impegnata nello studio, nella pianificazione e nella promozione del turismo delle radici. Aiuta i discendenti italiani residenti all’estero a connettersi con le proprie origini e supporta il lavoro di enti pubblici e privati.
Grazie ai “viaggi delle radici” i discendenti italiani residenti all’estero hanno la possibilità di scoprire i nostri piccoli borghi pieni di storie e di aneddoti, le ricette delle nonne, i dialetti, tutto ciò che risiede nel loro immaginario e ha sempre fatto parte del patrimonio culturale della loro famiglia.
Come funziona?
Per prima cosa l’associazione si occupa di realizzare le ricerche genealogiche e storico-familiari che consentono di ricostruire la storia e individuare il luogo in cui risiedevano gli avi. Successivamente, disegnano un itinerario taylor made con il supporto di guide locali e tour operator che permettono di proporre diverse tipologie di alloggi, transfer, tours ecc. Con la loro assistenza vogliono offrire loro la possibilità di approfondire la conoscenza delle tradizioni, della cultura e dello stile di vita italiano.
Inoltre l’associazione è alla pubblicazione del secondo volume della “Guida alle Radici Italiane”: un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati è realizzata grazie al sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (www.esteri.it).
L’Italia ha il dovere morale di restituire uno storia ai suoi cittadini sparsi per il mondo. Allo stesso tempo, i viaggi delle radici possono dare una nuova vita a tutti quei piccoli borghi, un tempo luoghi di partenza e di abbandono, che oggi diventano protagonisti di accoglienza e di scoperta,
Questo è un tema di cui attualmente si parla molto in Italia e che coinvolge, oltre alle istituzioni locali e nazionali, anche enti privati tra cui operatori turistici e associazioni. Il presente lavoro viene realizzato, inoltre, con l’idea di raccontare un’importante pagina di storia, non solo perché appartiene a tutti coloro che come te vivono al di la dell’Oceano o delle Alpi, ma anche perché ricorda a chiunque l’Italia migrante, che oggi ha il vantaggio e il privilegio di avere nel mondo grandi comunità che la amano e la promuovono in quanto si sentono parte di essa.
Se il primo volume interessava le regioni Puglia, Basilicata, Abruzzo ed Emilia-Romagna, questo secondo volume pone al centro la Sicilia, la Calabria, il Molise, la Lombardia, con l’idea di dare seguito al progetto che in futuro includerà tutte le regioni d’Italia. E per rappresentare il Molise sono state scelte dagli autori alcune foto pubblicate su mynews.it a firma di Antonello Manocchio e di Tony Cericola.