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TERMOLI _ Ad un mese dalle primarie del PD non riesco ancora a capire perchè tanto silenzio e indifferenza (mi si perdoni il termine) nei confronti dei 450 tesserati e degli elettori tutti, da parte del partito. È pur vero che gli impegni del neo eletto Danilo Leva sono tanti, ma è altrettanto vero che di problemi all’interno del PD di Termoli ce ne sono molti e andrebbero affrontati con una certa solerzia. Non me ne vogliano i vari gruppi che sono all’interno dell’Amministrazione comunale termolese.

Non sono contro il proliferare di ideali sacrosanti e rispettabili. Le scissioni a volte possono costituire una ricchezza per il Partito se c’è convergenza di intenti. A tutt’oggi questo non ci è dato sapere. Per questo e per le mille difficoltà che affliggono la nostra città, ritengo sia opportuno avviare un dibattito tra tutti gli iscritti che espliciti in riunione tematiche sui vari problemi; un pre-congresso che sfoci in un congresso cittadino all’interno del quale ognuno possa eviscerare liberamente il proprio parere con un confronto sereno e democratico.

Oggi, più che mai, si ha bisogno di chiarezza, di democrazia. Le scelte vanno fatte democraticamente nel rispetto delle varie anime che compongono il partito e non nelle alcove di una ristretta cerchia di piccoli democratici. Un Partito come il PD, non può e non deve cadere in certi errori di vecchia politica autoritaria. È indispensabile l’autocritica. Solo con un’apertura verso gli altri e con progetti seri ci si può definire DEMOCRATICI. Il democratismo lasciamolo agli altri.

                                                                                                                      Antonietta SIVIERO (circolo PD Termoli)