Il nuovo ponte del parco comunale? Una “arlecchinata” in mezzo al verde. A distanza di mesi e mesi dalla colata di cemento, è stato completato il ponticello che collega il primo ingresso del parco con la zona dei campi da tennis e di calcetto. Una volta era in legno ed era molto apprezzato dai frequentatori della zona ma con la ristrutturazione dell’area verde, così come il teatro, trasformatosi in una colata di cemento con geometrie e colori accesi, anche il piccolo ponte ha subìto lo stesso destino.  E’ stato “risistemato” completamente ma, secondo le varie lamentele raccolte, non in meglio vista la difficoltà per i diversamenti abili con la carrozzella di attraversarlo a causa delle “misure” alquanto “costipate” e gli spazi ulteriormente ridotti, occupate dalle geometrie di cemento che non hanno alcuna utilità. Anzi durante le giornate di pioggia i quadrati di cemento che formano le geometrie della struttura, considerate una sorta di decoro, in realtà si riempiono di acqua che stagna anche per settimane o mesi. Il ponticello, ribattezzato: “Ponte Arlecchino” è stato, secondo le testimonianze raccolte tra gli utenti del parco, completamente snaturato rispetto al passato ed è avulso da quella che è la realtà circostante, ovvero un’area verde attrezzata. 

I lavori sono rimasti bloccati per diversi anni ed ora, a completamento dell’opera, gli utenti si sono ritrovati davanti ad una struttura in cemento realizzata su quella in legno appensantendo oltremodo il carico su quella preesistente. A dimostrazione di tale considerazione evidenziata dagli assidui frequentatori del parco, la persistenza del ponteggio sotto il nuovo ponte tra l’altro leggermente piegato sotto il peso della nuova struttura in cemento.

Insomma più di qualcuno ha avuto più di qualche perplessità sui lavori effettuati sul ponticello che non hanno migliorato la struttura preesistente, l’hanno appesantita e non risulterebbe a norma di legge per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche in quanto troppo stretto per permettere un comodo accesso dei disabili.

“Forse il cemento non basta” nel Parco Comunale, ed ecco un altro esempio il “Teatro Verde” (che di verde ne ha ben poco), dove è possibile “ammirare” delle recenti costruzioni con struttura in C.A. per servizi d’ingresso
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Non ci sembra difficile pensare che per “arredare” un parco ci vogliano strutture “compatibili”, allora la scelta di certe soluzioni tecniche, dettate forse solo dall’economicità dell’impresa, è da rivedere?

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.

8 Commenti

  1. Ponticello?
    Io una cosa brutta come quel ponte non l’ho mai vista…davvero. Non è solo una questione di materiale impiegato, il cemento armato, ma proprio di progetto, di disegno!!! é orribile resto senza parole.

  2. il ponticello dei sogni…
    Caro di Blasio possibile che non riesci a vedere che quel ponticello è un obrobrio? capisco che vuoi salvare la faccia del professionista ma cerca di fare una cosa sensata …FALLO ABBATTERE..

  3. w la natura!!
    Fanno gli “ECOLOGISTI” con la differenziata, e mi cadono su queste cose!
    C’è un’OTTIMA ditta a TERMOLI che fa anche case in legno….infatti hanno fatto una struttura circolare giù al porto per i biglietti delle navi ed è anche bella!Volete che non sappiano fare un ponticello ed una gabbietta per il teatro verde???Scommettiamo che asfalterete le stradine del parco, anzi ché metterci della ghiaia più grande???