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CAMPOBASSO – Nuovo atteso appuntamento nel Palazzo Gil a Campobasso per la mostra “Non aprire che all’oscuro”. Mercoledì 24 febbraio l’esposizione delle antiche lastre fotografiche recuperate e restaurate da Flavio Brunetti vivrà una nuova prospettiva antropologica, scavando all’interno della comunità di Casacalenda.
Come viveva, come si nutriva, come si ammalava e come moriva l’umanità immortalata nelle fotografie dello studio Mastrosanti? La raccolta di immagini sarà infatti analizzata nei suoi aspetti medici, storici e sociali, attraverso il contributo scientifico del Dott. Italo Testa, studioso ed esperto di storia della medicina, autore di numerose pubblicazioni, nonché storico primario chirurgo dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, dal Dott. Carlo Pedicino, internista, diabetologo, direttore medico della casa di Cura Villa Maria di Campobasso e da Norberto Lombardi, scrittore e storico dell’emigrazione.
Ad accompagnare il dibattito ci sarà lo stesso Flavio Brunetti, curatore della mostra, Luigi Fabio Mastropietro, direttore di AltroVerso e moderatore dell’incontro e la musica del M° Piero Ricci e Nova Musa, ensemble che unisce in maniera originale il mondo classico e le sonorità etniche, per far conoscere, attraverso la propria musica, la storia e le tradizioni della terra di appartenenza.