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Michele Malerba TERMOLI – Incarichi ad interim per tre primari del Basso Molise, chiamati d’amblè a prendere servizio al Cardarelli di Campobasso ed al Veneziale di Isernia, in aggiunta al loro lavoro al San Timoteo di Termoli ed al Vietri di Larino.
 
Si tratta del dirigente medico della Chirurgia generale del San Timoteo, Michele Malerba, incaricato anche del primariato della chirurgia dell’ospedale di Campobasso, di Giovanni Fabrizio, primario di chiurgia al Vietri di Larino, ritrovatosi a coprire anche i turni nel presidio isernino e del primario del pronto soccorso dello stesso ospedale, Angelo Camillo, anch’egli ritrovatosi responsabile al Veneziale.

Malerba chiude, dunque, in bellezza la sua lunga attività ospedaliera con due primariati di chirurgia, tra i più rilevanti della Regione. Tra 3 mesi  andrà in pensione. Per Fabrizio e Camillo, incaricati in alto Molise, la situazione è sicuramente più impegnativa e complessa da un punto di vista della garanzia di turni di lavoro. I due dirigenti medici hanno già iniziato a prestare servizio tra Isernia ed anche Venafro anche se non sono mancate le polemiche per tale decisione.

Fabrizio, in ogni caso, sembra sia destinato al primariato della Chirurgia del San Timoteo tra breve tempo, una volta che Malerba sarà in quiescenza. Di conseguenza a dover fare la spola tra Larino ed Isernia resterà il primario del pronto soccorso frentano, Camillo chiamato a seguire, assumendosi non poche responsabilità, una seconda divisione traumatologica ad oltre 100 chilometri di distanza.

Una situazione non gradita che rischia di diventare anche pericolosa per il dirigente medico  vista la riduzione all’osso del personale nei due ospedali e l’aumento dell’afflusso di pazienti nel reparto di pronto soccorso. Sulle spalle di Camillo finiscono, in concreto, i problemi e le lamentele degli utenti ed i casi più difficili dei due presidi.

Intanto aumentano le polemiche nei confronti delle ultime nomine effettuate dall’amministrazione regionale ai vertici dell’Asrem del Molise e tra i dirigenti della stessa Regione. Nomi importanti, ben noti in altre regioni d’Italia, finiti anche in qualche vicenda approdata all’attenzione della magistratura, sono sbarcati  in Molise dove sembra abbiano trovato le porte aperte.

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