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La conferenza stampa in Comune della Lilt
TERMOLI – Visite gratuite al ‘San Timoteo’ di Termoli per prevenire i tumori maschili. E’ l’ultima iniziativa promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) nell’ambito della nuova campagna di comunicazione “Percorso azzurro: proteggiti dai colpi bassi”, dedicata alla prevenzione delle neoplasie negli uomini. Il progetto è condotto in collaborazione con Agenzia sanitaria regionale del Molise (Asrem) e Associazione nazionale dei comuni d’Italia (Anci). Nei giorni 13 e 14 giugno il Municipio di Termoli si colorerà d’azzurro, il 14 i medici del presidio sanitario saranno a disposizione con visite mirate.

L’intero programma dell’evento è stato illustrato dal presidente della Lilt per la provincia di Campobasso, il chirurgo Giovanni Fabrizio e dal direttore amministrativo Asrem Antonio Forciniti, presente il sindaco Angelo Sbrocca. 

“In questa zona c’è un’elevata incidenza di tumori vescicali, secondo me perchè il mondo contadino ha fatto e fa un largo uso di diserbanti. Per me sono la causa principali dell’incidenza in questa zona di tumori vescicali elevatissimi” dichiara il Primario del reparto di urologia del San Timoteo di Termoli Quintino Desiderio. 

“I tumori urogenitali sono facilmente diagnosticatili anche dallo stesso paziente – ha spiegato il dirigente medico -. Il tumore del testicolo interessa soprattutto i giovani, nella fascia d’età tra i 20 ed i 35 anni. Per questa neoplasia avendo una terapia chemioterapica in uso, guarisce nel cento per cento dei pazienti. Lo stesso dicasi per il tumore del pene. Solo che in quest’ultimo caso, se non viene diagnosticato precocemente è un tumore ad elevata malignità e lascia poco spazio alla chemioterapia”.

Per il primario: “anche il tumore vescicale è un tumore a malignità locale cioè recidiva in loco nel 70 per casi e viene trattato quasi sempre endoscopicamente, però, non dà metastasi a distanza. L’ematuria (sangue nell’urina) non deve essere mai sottovalutata, è un sintomo di allarme. Lo stesso dicasi per il tumore alla prostata. Con l’avvento del dosaggio di psa (esame di laboratorio) è cambiata la storia naturale. Quando il psa è elevato bisogna approfondire l’indagine e dopo i 50 anni va fatto ogni anno”.

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