Il Grande Molise conta poco meno di 1 milione di oriundi sparsi dall’Alaska alla Patagonia, dall’Europa al Sud-Africa e fino all’Australia per i gruppi più numerosi, ma si segnalano operatori molisani in Cina, nell’isola di Sachalin con propaggini nella Kamchatka nello stretto di Bering. Tra i paesi con maggior diffusione di corregionali c’è l’Argentina, la nazione degli italiani che parlano spagnolo, il paese di Papa Francesco primo Pontefice non europeo, ma possiamo dire con orgoglio italo-argentino come Padre Giuseppe Tedeschi e come tanti molisani che a Rosario, a Mar Del Plata, a Buenos Aires, a Cordoba e in altre città argentine sono stati accolti e hanno travato opportunità per se e per le proprie famiglie.
E il Molise, la regione italiana con il maggior numero di immigrati in proporzione ai residenti, accoglierà in una giornata che passerà agli Annali della Storia, Papa Francesco, ovvero il Papa dell’emigrazione e dei migranti, che tra i primi gesti si recò nel Canale di Sicilia a pregare per i naufraghi di Lampedusa offrendo una corona di fiori a quel mare che li aveva inghiottiti. Per coinvolgere il Grande Molise in un evento straordinario di simile spessore, il Presidente della Giunta ha condiviso con l’Arcivescovo di Campobasso-Bojano, Padre Giancarlo Maria Bregantini, la proposta di tenere la riunione di insediamento del Consiglio dei Molisani nel Mondo e del Consiglio dei Giovani per gli stessi giorni (2, 3, 4 e 5 luglio) prevedendo un confronto sul Piano Triennale 2014-2016 e un dialogo con una delegazione di migranti ospitati sul nostro territorio, per proporre a Papa Francesco anche in senso emblematico la nostra e la vostra Terra, come la Terra dei Cammini, da cui si parte e in cui si arriva, come ci insegna la cultura millenaria dei tratturi quale Terra di Passaggio che si porta nel cuore ma di cui non si entra mai in possesso.
Il 5 luglio 2014 ogni molisano, ovunque risieda, da Caracas alla Tasmania, seguirà con emozione e trepidazione la visita di Papa Francesco a Campobasso, Castelpetroso e Isernia, e sono convinto che ogni Associazione e Federazione dei Molisani all’estero parteciperà all’avvenimento con collegamenti in diretta, tramite le parrocchie locali o in incontri pubblici dove sarà possibile seguire la giornata su maxi-schermo, predisposti per una circostanza più unica che rara. Tra le comunità molisane all’estero, quella argentina si sentirà doppiamente coinvolta, e per l’occasione intendo ringraziare pubblicamente gli Ambasciatori della Repubblica Argentina in Italia e presso la Santa Sede, Dott. Torcuato Di Tella e Dott. Juan Pablo Cafiero, per aver voluto onorare a Jelsi la memoria di un altro religioso italo-argentino, Padre Giuseppe Tedeschi, il salesiano del Barrios dei poveri di Buenos Aires che pagò con la vita la sua dedizione agli umili, agli ultimi e ai migranti. E nei lavori del Consiglio dei Molisani nel Mondo, a cui invito anche le Autorità della Repubblica di Argentina, ricorderemo questo missionario e insieme a lui i tanti missionari molisani che operano in Africa, in Asia e nell’America Centro-Meridionale.