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Michele Iorio
CAMPOBASSO _ Ancora una volta la rete politico mediatica che ormai da anni lavora contro il Molise si è messa in atto ed ha prodotto i suoi effetti nefasti. Il consigliere Romano leggendo una delibera, come sempre a modo suo estraniandola dal resto del contesto giuridico-fattuale in cui il provvedimento è emanato, lancia il solito caso di cattiva amministrazione e di spreco dei soldi pubblici. Questa volta aggiungendo un po’di più tanto da generare una sorta di allarme sui titoli legati alla Regione Molise. La stampa nazionale, con taglio moralista ed anti-sud, è pronta a riprendere il caso ed a gettare fango su una regione del Mezzogiorno. E così il giorno successivo un’altra parte populista dell’opposizione, leggendo i giornali ed “ergendoli a verbo” chiede l’intervento immediato ed autorevole della magistratura in tutti i suoi gradi, della polizia e anche dell’esercito se necessario.

L’ultimo esempio di quanto detto è accaduto ieri, quando il “ tribuno del popolo” Romano grida, prima allo scandalo per quella che lui ritiene l’ennesima consulenza, poi dice che questa è troppo piccola di importo, 20 mila euro, per dare una prestazione professionale su una mole finanziaria di 300 milioni di euro; sempre per non contraddirsi, aggiunge che in Regione c’è almeno un dirigente che ha una elevata qualificazione professionale per gestire la citata mole finanziaria, che alla fine lo stesso consigliere decreta essere in pericolo in quanto legata a fondi derivati. Il valente Sergio Rizzo, editorialista del Corriere della Sera, prendendo per oro colato le affermazioni di Romano e senza necessità di un contradditorio né di una verifica, riporta il caso sulla stampa nazionale, ed oggi Di Pietro junior, appresa la notizia dall’autorevole organo di informazione, grida allo scandalo. Tutto questo facendo fare una cattiva figura al Molise e dando preoccupazione ai suoi abitanti su un asserito pericolo per il collegamento con fondi di origine derivata. Al fine di fare chiarezza è bene dire che si tratta dell’ennesima bufala e che i molisani non devono preoccuparsi.

Anni fa il Governo regionale decise di rivedere la propria esposizione debitoria, considerato l’elevato tasso d’interesse che pagava in più rispetto ai livelli offerti dal mercato. Si decise poi di finanziare alcune opere ritenute strategiche per lo sviluppo della regione, si fece quindi ricorso, seguendo un iter monitorato e controllato dal Ministero dell’Economia e utilizzato da tante altre Regioni, all’emissione di alcuni titoli che furono posti sul mercato internazionale. Titoli che al momento non hanno alcun tipo di criticità né generano alcuna preoccupazione di sorta. In una condizione di buon senso si è ritenuto di verificare se i tassi d’interesse pagati sono convenienti o sia necessario fare delle operazioni di ristrutturazione. Seguendo quindi un iter specificatamente previsto dalla legge, si è provveduto a nominare una professionalità che ex lege deve essere esterna al personale regionale e che deve quindi certificare l’esatta struttura debitoria, garantendo la necessaria terzietà rispetto alla stessa Regione Molise. Sulla base di tale dichiarazione la Giunta deciderà il da farsi. L’importo speso per tale prestazione è, per ammissione di Romano e Rizzo, molto basso; ciò è quindi un elemento positivo in quanto non c’è stato spreco di denaro pubblico.

Come altrettanto positivo è che si cerchi di pagare meno interessi per un debito che appartiene a tutti. Va ancora evidenziato che l’intera operazione è strettamente prevista dalla legge che ne fissa ogni passaggio. Dunque, ripeto, non c’è pericolo per i titoli legati al Molise, non c’è stato spreco di denaro pubblico, e anche questa volta, non c’è notizia. È infine necessario evidenziare che la polemica politica è il sale della democrazia e che gli attacchi tra avversari sono nella logica; ma se questi debbono sfociare nel gettare fango su una terra che si dice di amare, tanto da volerla amministrare, allora questa non è ricerca del bene comune ma solamente voglia di mettersi in evidenza per fini elettoralistici non degni di una democrazia evoluta.” Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, intervenendo sulla polemica iniziata dal consigliere Romano circa l’asserita nomina di un consulente esterno, per titoli legati all’Ente alcuni dei quali cosiddetti derivati.