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San Domino, pino d'Aleppo sul mare (foto C.L.Smoke)SAN DOMINO _ Rimane ormai soltanto il simbolo del guerriero in armi DIOMEDE a difendere il Tempio della Natura da provocazioni sataniche camuffate con blasfeme presunzioni di mentita santità.  Il fatto più strano che lascia interdetti è quell’apparente indifferenza dei residenti costretti ad assistere loro malgrado all’incedere indisturbato di un evento inqualificabile.  Si agitano a dismisura per impedire il recupero di una nave sommersa (appartenuta in verità a Giuseppe Garibaldi che tremitese non era proprio), urlando: “vogliono saccheggiare l’isola”. Se quello fosse “saccheggio”, come definirebbero allora ciò che si profila con ottima visibilità su altre aree sopra il livello del mare? Non è certo casuale il sospetto che tante “chiassate” possano risultare provocate ad arte da probabile intento altrui di cloroformizzare l’attenzione pubblica per deviarne la mira verso bersagli meno “scomodi”.

Come già da tempo appare al viandante inorridito, tutta l’area del vecchio eliporto di San Domino alle Isole Tremiti risulta ormai “transennata” in attesa di dare avvio a nuova “cementificazione” da parte di un consorzio d’investitori che per la specifica “impresa” si è appropriato della denominazione devota con cui gli antichi monaci Benedettini avevano identificato il pacifico eden naturale di San Domino, in grato riconoscimento della bontà divina. Possibile, mi domando perplesso, che accanto all’orrendo sfregio si sia voluto escogitare anche la beffa?  Fortunatamente, per così dire, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”.

San Domino, orto dei Pini (foto C.L.Smoke)Già, perché sull’area destinata a probabile cementificazione  sono radicati perlomeno da quattro anni oltre un centinaio di giovani esemplari del Pino d’Aleppo, alla cui tipologia la tradizione assegna,  consolidato già da lungo tempo, il rango di “albero sacro” per San Domino. A tutela della pineta, sulle Isole Tremiti vige infatti da tempo un principio normativo di ordine legale che impone in misura ferrea salvaguardia e  rispetto per la tipica specie vegetale.  Ne consegue pertanto che quelle piante non possono in alcun modo essere danneggiate, tanto meno abbattute. Una probabile “palla al piede” per l’ardito disegno “urbanistico”. Sarà quindi tutto da vedere il seguito del dramma. Quali ulteriori artifizi si potrebbero architettare  per aggirare lo scudo di un principio in teoria ineludibile? Esso, se onestamente osservato,  rimane un ostacolo normativo capace in effetti di  condurre ad arenarsi l’intero progetto e con esso quel miraggio di lauti guadagni che ne sorregge il percorso.

Oramai è debellato con successo anche il rischio di malattia per quelle piante. Percorrendo a ritroso gli ultimi eventi occorsi a minare la salute del patrimonio vegetale, la memoria riconduce all’evento di una “epidemia” occorsa. La scolitide, un insetto appartenente alla famiglia dei coleotteri, è stata – in ordine di tempo prima dell’odierna emergenza – la penultima piaga combattuta specificamente nelle pinete di San Domino sulle Isole Tremiti. Si tratta di nemico pericolosissimo che attacca gli alberi insinuandosi sotto la corteccia e scavando gallerie nel legno. Noi vedevamo già da tempo un anomalo ingiallire dei nostri pini d’Aleppo, che avvizzivano perdendo i rami secchi. Se n’erano accorti anche i responsabili dell’Ente Parco del Gargano. Così, dopo numerose sollecitazioni, sono intervenuti finalmente i competenti organi Regionali che, dopo attente analisi e predisponendo le risorse necessarie, hanno movimentato il competente servizio fitosanitario. La piaga è stata definitivamente debellata e i pini d’Aleppo, soprattutto i giovani virgulti di cui si diceva, prosperano adesso più che mai rigogliosi. Il diavolo ci ha provato, ma gli è andata male a quanto sembra.

San Domino, pineta intorno al faro (foto C.L.Smoke)Non rimane che vigilare, dunque, per proteggere le piante che sono il vanto di San Domino. Non sarebbe certo superfluo affidarne anzi la custodia alle Istituzioni che potranno valersi all’uopo dell’aiuto da parte delle Guardie Forestali. Non si sa mai, se qualche idea sbrigativa dovesse balzare alla mente di chicchessia. Le cattive presunzioni sono contagiose come le malattie infettive.

Nella complessa dotazione della mente l’uomo possiede un meraviglioso automatismo che lo guida nel miglioramento della personalità e nella realizzazione di sempre nuove conquiste in tutte le attività intimamente connesse al suo vivere con una maggiore compiutezza.
Ma è opportuno ricordare sempre che tale meccanismo automatico funziona tanto come “meccanismo per il successo” quanto come “meccanismo per l’insuccesso”, a seconda delle informazioni da elaborare che gli vengono fornite. E’ importantissimo che al meccanismo automatico vengano trasmessi dati reali riguardo all’ambiente, alla tutela del clima, alla conservazione del patrimonio naturale. Questo è il compito del pensiero razionale cosciente: conoscere la verità ricavandone valutazioni ed opinioni esatte. Nell’espletare tale funzione il programma mentale si occuperà dell’esame analitico riguardo ai pensieri che via via gli pervengono, accettando quelli validi e scartando quelli errati. Nel novero di questi ultimi vanno trattate anche le suggestioni negative, che non debbono essere accettate supinamente, come d’altra parte sarebbe raccomandabile disattendere i cattivi consiglieri.

Nel libro della Sapienza si legge: “vigila sui tuoi pensieri perché la tua vita dipende da ciò che pensi”. Ne consegue che se pensiamo a ciò che dobbiamo fare come a qualcosa di facile, giusto e utile, tale diverrà senza ostacoli. Strumento perfetto è la ragione: non a caso Aristotele la definisce nell’etica “il bene supremo dell’uomo”. Ed è infatti proprio l’esercizio della ragione a generare la virtù.

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1 commento

  1. Di male in peggio
    Caro Fata, Lei come mè è un sostenitore delle Isole Tremiti, purtroppo come si dice se il buon giorno si vede dal mattino, la nuova amministrazione comincia veramente male: Il sindaco con deliberazione n. 3 del 12 maggio 2012 (stranamente pubblicato dopo un mese 8 giugno) ha conferito un incarico di collaborazione ad un pensionato (sarà aggiornato?)con una spesa compelsssiva per sa fare i conti di oltre 3000,00 euro al mese (compenso + oneri + rimborso spese). Il comune è noto che versa in condizioni strutturalmente dficitarie e la normativa NON consente collaborazioni del genere (cfr 243 del D. Lgs 267/2000) e quindi Le chiedo di porre all’attenzione di tutti gli errori che l’amministrazione sta facendo.
    chilome69@gmail.com