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Saverio Metere celebra la fine dell’estate con i versi del vernacolo, raccontando le tradizioni che animano Termoli in un periodo di festa e devozione.

TERMOLI – Con l’arrivo di settembre, Termoli si prepara a chiudere le porte sull’estate, ma non prima di aver tributato un ultimo grande omaggio al suo patrono, San Basso. L’architetto, poeta e scrittore Saverio Metere, in una recente nota, ha descritto con passione e versi in vernacolo la magia che avvolge il mese di agosto nella città adriatica.

“È il periodo delle festività più intenso dell’anno”, scrive Metere, sottolineando come il paese si prepari un anno intero per onorare il suo santo, vescovo di Nizza e martire del III secolo. “Il 3 agosto viene portato in processione su uno dei pescherecci estratto a sorte di anno in anno”, racconta, evocando l’immagine suggestiva di una tradizione che unisce la comunità e i pescatori, devoti al loro protettore, la cui reliquia è custodita nella cattedrale locale.

Il culmine delle celebrazioni è rappresentato dall’Incendio del Castello, una rievocazione storica che simula la devastazione del Borgo Antico avvenuta nel 1566 d.C.I momenti più salienti delle festività estive”, continua Metere, includono anche la Sagra del Pesce, che segna la conclusione dell’agosto termolese e porta con sé un’atmosfera di gioia e convivialità.

Il vernacolo di Metere risuona con la vitalità delle feste: “Sessanta jurne e cchjù de devertemènde” descrivono un mese ricco di eventi, balli e canti, che riempiono strade e piazze di gente in festa. Le luminarie adornano le finestre, mentre la spiaggia si anima di visitatori attratti dallo spettacolo notturno.

In quest’epoca di celebrazione e devozione, Termoli si trasforma in un palcoscenico di tradizioni, dove ogni anno si rinnova il legame tra il popolo e il suo santo. Come conclude Metere, “soltande dope ‘a fèste d’a SAGRE DU’ PESCE”, la città abbandona lentamente il fervore estivo, ma non prima di aver vissuto un agosto di intensa bellezza e di festa. La fine dell’estate, dunque, non è solo una chiusura, ma una celebrazione che lascia un segno indelebile nel cuore di ciascun termolese.

L’AGÓSTE TERMELÈSE

Sessanta jurne e cchjù de devertemènde
sune, cante e balle ‘nd’a tutte ‘u pajèse
‘nd’a máre e ‘mmizz’i stráde tanta ggènde
e i bballecune ch’i cupèrte appèse

pe’ festeggiâ ch’i fenèstre dischjuse
‘u Sante termelèse cchjiù canesciute
Patròne d’a cittá che, cóme cia ‘huse
vá ‘n precessiòne a máre tutte vertute

mitre e pasturale tutte ‘nduráte.
Sessanta jurne de cante e de fèste!
‘I stráde e ‘i chjazze tutt’adórnáte
ch’i luminarje e i féstóne ai fenèstre.

Au Sante ch’i prótègge, i marenáre
pure s‘u timpe è bbrutte o é pazzarille
fanne fèste ch‘i spáre ‘a mmizze a máre
e a Férraguste l’INCENDJE DU’ CASTILLE:

’a spiagge è chjièna chjène de perzune
menute pure da i pajise atturne
ch’assòp’a rène e au fianche di’ ‘mbrellune
ce gódene ‘u spettacölo nótturne.

E com’é tradizzióne, tutte l’anne
pure s’abbasc’u purte ‘hé róvèsce
i frastire da Tèrmele ce ne vanne
soltande dope ‘a fèste d’a SAGRE DU’ PESCE.


L’AGOSTO TERMOLESE

Sessanta giorni e più di divertimenti
suoni, canti e balli in tutto il paese
al mare e per le strade tanta gente
e i balconi con le coperte appese

per festeggiare con le finestre spalancate
il Santo termolese più amato
patrono della città che, come si usa
va in processione per mare tutto vestito

con la mitra e il pastorale indorato.
Sessanta giorni di canti e di feste!
Le strade e le piazze tutte adornate
con le luminarie e i festoni alle finestre.

Al Santo che li protegge, i marinai
anche se il tempo è brutto o è pazzerello
gli rendono omaggio con i fuochi a mare
e a Ferragosto L’INCENDIO DEL CASTELLO:

la spiaggia è piena piena di persone
venute anche dai paesi attorno
che sulla sabbia e a fianco agli ombrelloni
si godono lo spettacolo notturno.

E come è tradizione, ogni anno
anche se nel piazzale del porto c’è un rovescio
i forestieri da Termoli se ne vanno
soltanto dopo la festa della SAGRA DEL PESCE.
(Saverio Metere)

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.