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Piattaforma petrolifera
TERMOLI _ Nel corso dell’ultima assemblea, i soci della “Associazione Armatori Pesca del Molise”, insieme a quelli della “O.P. San Basso”, hanno deciso di esprimere ufficialmente il proprio dissenso al parere positivo espresso dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a favore delle richieste della società irlandese Petroceltic Elsa che intende iniziare attività di ricerca di petrolio nei fondali marini a 40 chilometri dalla costa molisana e a 26 dalle Diomedee.

Il Presidente dell’Associazione Armatori, Pierluigi De Palma, condivide le paure di chi considera seriamente dannose all’ambiente marino le micro-espolosioni che sicuramente andranno ad alterare negativamente l’habitat naturale della flora e della fauna del mare, una grande contraddizione alle ultime misure della Comunità Europea che mirano alla salvaguardia ed alla tutela dell’ambiente marino, incentivando metodi di pesca più selettivi e meno invasivi che sicuramente andrebbero vanificati con tali decisioni a favore dei soli proprietari dell’oro nero.

“Nell’esprimere un parere positivo alle trivellazioni in mare – dichiara Basso Cannarsa, Presidente della O.P. San Basso – di sicuro non si è tenuto conto che le zone in questione sono anche oggetto della normale attività di pesca dei motopescherecci della flotta molisana. Dalla mappa pubblicata, in cui sono state individuate le zone per la perforazione, è evidente come esse, essendo ubicate anche a nord di Termoli, rappresentino un importante ostacolo sulla rotta di avvicinamento delle imbarcazioni al porto soprattutto quando, in condizioni meteo avverse, sarebbero costrette ad “aggirare gli ostacoli” portandosi più a sud per poi risalire le forti correnti provenienti da nord. Il tutto non solo causa una diminuzione delle condizioni di sicurezza per l’imbarcazione ed il suo equipaggio ma, ostacolando le normali operazioni di pesca, rappresenterebbe un’ulteriore mannaia su un settore economico colpito dalla pesante crisi attuale dovuta all’aumento costante del prezzo del gasolio e alla tangibile scarsità del prodotto pescato.

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