TERMOLI _ I Consiglieri comunali di minoranza di Termoli presentano una mozione urgente in Comune su Microcredito a famiglie ed imprese, “volano” per un benessere sociale locale impegnando il Sindaco e la Giunta a promuovere iniziative volte a favorire un fondo di garanzia per il sostegno ed iniziative di comunicazione sull’argomento.
Questo il documento:
Premesso che il microcredito ha assunto negli ultimi quindici anni una rilevanza internazionale come efficace strumento di sviluppo locale e rappresenta una condivisa modalità operativa per il miglioramento delle condizioni di vita di nuclei familiari ed individui in condizioni di povertà, anche estrema; il microcredito si propone come un’ottima opportunità per quei soggetti in grado di avviare e sviluppare una propria attività imprenditoriale ma che risultano esclusi dal circuito tradizionale di credito perché considerati “non bancabili”; il microcredito non è solo uno strumento finanziario suppl ementare rispetto ai classici servizi finanziari ma rappresenta un nuovo modo di concepire il credito ed il creditore nei processi di sviluppo locale attraverso modelli innovativi di valutazione del merito creditizio, all’avanguardia ed in continua evoluzione; la Finanza Etica ha assunto da qualche anno sempre più un ruolo rilevante anche nel mondo della finanza tradizionale, perché rappresenta una maniera concreta di riacquistare e dare fiducia al risparmiatore ed al cliente, attraverso un uso consapevole, efficiente e trasparente del denaro e la proposta di una finanza che sia rispettosa dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda e ne valorizzi i valori ed i diritti fondamentali.
la Commissione Europea ed il Consiglio Europeo hanno puntualmente definito e considerano il microcredito come imprescindibile strumento di sviluppo locale; gli organi internazionali operanti in ambiti ed a livelli differenti (FMI, World Bank, ONU) hanno ripetutamente sottolineato l’importanza di utilizzare e promuovere il microcredito e la microfinanza nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli industrializzati, soprattutto nelle aree di degrado ed a favore di fasce della popolazione indigenti ed escluse; il premio Nobel per la pace 2006 è stato assegnato all’economista Muhammad Yunus e alla sua Grameen Bank, da lui fondata in Bangladesh, paese di cui è originario. Yunus, nato nel 1940 e laureato in Economia, già docente a Boulder (Colorado) e alla Vanderbilt University di Nashville (Tennessee), è l’inventore del sistema del microcredito, basato su prestiti senza garanzie ai poveri per aiutarli a creare piccole attività. le motivazioni del premio Nobel a Yunus sono le seguenti: ”Attraverso culture e civiltà, Yunus e la Grameen Bank hanno dimostrato che anche i più poveri fra i poveri possono lavorare per portare avanti il proprio sviluppo e che la pace durat ura non può essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino modi per uscire dalla povertà”;
Rilevato che il 13 ottobre 2010 è stato presentato il decimo rapporto su “povertà ed esclusione sociale” della Caritas Nazionale. Questo afferma che le persone che vivono al di sotto della soglia di “forte fragilità economica” sono 8.370.000. Il rapporto (firmato anche dalla Fondazione Zancan) riporta che: ”Non è vero che siamo meno poveri come farebbero pensare i dati ufficiali del luglio 2010”. Secondo la Caritas, l’affermazione dell’Istat s i basa su calcoli che danno ”un’illusione ottica”. Alle stime sui poveri, va aggiunto un 10%, quindi circa 800 mila italiani, di ‘impoveriti’. Persone che pur non essendo povere hanno però cambiato il proprio tenore di vita e vivono in ”forte fragilita’ economica”; secondo il rapporto citato in precendenza la povertà si conferma un fenomeno del Sud, delle famiglie numerose o monogenitoriali, di chi ha bassi livelli di istruzione. Inoltre – continua il rapporto – ”sempre più famiglie, in cui uno o più membri lavorano, sono povere”.
Infatti, ”accanto ai dati ufficiali ci sono le persone ‘impoverite’ che pur non essendo povere, vivono in una situazione di forte fragilità economica. Sono persone che, soprattutto in questo periodo di crisi, hanno dovuto modificare, in modo anche sostanzia le, il proprio tenore di vita, privandosi di beni e servizi, precedentemente ritenuti necessari”. Ecco alcuni dati che confermano questa situazione: nel 2009 il credito al consumo è sceso dell’11%, i prestiti personali del 13% e la cessione del quinto a settembre 2009 ha raggiunto il +8%. secondo il rapporto citato in precendenza negli ultimi due anni si registra anche un aumento medio del 25% del numero di persone che si rivolgono alla Caritas per chiedere aiuto. Questo aumento interessa in egual misura tutte le regioni d’Italia.
Fra questi utenti, cresce del 40% la presenza di italiani. durante la “Giorn ata Mondiale del Risparmio” del 28 ottobre 2010 il Governatore della Banca d’Italia, dott. Mario Draghi, afferma che: ”Il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,5 per cento delle forze di lavoro, fra le quali sono inclusi anche i lavoratori in nero. – spiega Draghi – Per valutare più compiutamente la situazione del mercato del lavoro numerosi organismi statistici, nazionali e internazionali, utilizzano anche altre misure di sottoutilizzo della forza lavoro. Vengono conteggiati, insieme ai disoccupati, i lavoratori assistiti da strumenti quali la CIG, quelli che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano più attivamente un impiego perché disperano di trovarne uno, quelli forzosamente occupati a tempo parziale, pur desiderando un lavoro a tempo pieno. Limitandosi alle prime due fasce, si calcola per l’Italia un tasso di sottoutilizzo superiore all’11 per cento delle persone po tenzialmente occupabili, come in Francia, più che nel Regno Unito e in Germania”; in Italia sono ad oggi attivi moltissimi progetti di microcredito, proposti da istituti tradizionali di credito, soggetti operanti nel terzo settore, istituzioni rappresentanti il mondo della finanza etica, ma anche Amministrazioni pubbliche a livello comunale, provinciale e regionale;
nella città di Termoli esiste un progetto di microcredito (progetto senapa) per famiglie ed imprese nato dalla Diocesi di Termoli-Larino come conseguenza al terremoto del 2002 che utilizza un fondo di garanzia della stessa Diocesi e della Provincia di Campobasso; alcuni grandi istituti tradizionali di credito operanti a livello nazionale hanno recentemente cominciato ad interessarsi ed interrogarsi in merito alla potenziale e redditizia nicchia di mercato che il microcredito rappresenta; in Europa il numero di MFI (Micro Finance Istitutions) è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 8 anni e con esso il numero di clienti serviti, ed è stato istituito l’European Microfinance Network, rete che unisce e relaziona moltissime istituzioni di microfinanza operanti in Europa Occidentale ed Orientale; Sottolineato che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2005 come anno internazionale del microcredito. Che in tale data l’ONU ha inteso sottolineare l’importanza della microfinanza come parte integrale del nostro sforzo collettivo per realizzare i “Millenium Development Goals” (gli Obbiettivi di Sviluppo per il Millennio).
Un accesso sostenibile alla microfinanza aiuta ad alleviare la povertà generando guadagni, creando posti di lavoro, dando ai bambini l’accesso all’istruzione, permettendo alle famiglie l’ottenimento dell’assistenza sanitaria e rendendo le persone in grado di compiere le scelte migliori per soddisfare le proprie necessità. Insieme, possiamo e dobb iamo costruire settori finanziari inclusivi che aiutino le persone a rendere migliore la propria vita”. Che in tale assise il Segretario Generale dell’O.N.U. Kofi Annan ha affermato che da ormai molti anni il microcredito sta cambiando le vite di molte persone nel sud del mondo facendo rinascere comunità povere e quasi disperate.
I microimprenditori hanno utilizzato prestiti anche minimi per far crescere attività ora prospere e provvedere così al sostentamento delle proprie famiglie. Un motto dice: “Un piccolo prestito può cambiare una famiglia, diversi prestiti possono cambiare una comunità, migliaia di prestiti possono trasformare intere economie”;
SI IMPEGNA il SINDACO e la GIUNTA COMUNALE di TERMOLI a considerare il microcredito come strumento prioritario per una politica trasversale ed attiva di sviluppo locale ed a sostenerne direttamente la promozione e l’utilizzo attraverso: l’organizzazione ed il sostegno di eventi, convegni, sedute pubbliche, materiale informativo diretto alla cittadinanza; la ricognizione ed il reperimento di un fondo di garanzia a supporto dell’azione di microcredito e di finanza etica; l’impegno a destinare tale fondo per il microcedito nella città di Termoli; la ricerca di soluzioni che tengano conto delle realtà già operanti sul territorio o per la collaborazione o per la gestione stessa del fondo, per sfruttare il know-how acquisito.
I consiglieri: Paolo MARINUCCI Daniele PARADISI Filippo MONACO Antonio RUSSO Giacomo Mario DI BLASIO Francesco CARUSO Antonio GIUDITTA
x filippo e compagni
Non tutti riescono a capire il contenuto della vostra mozione. Sarebbe più semplice spiegare, senza politichese e burocrazia purtroppo sempre presente, che è stato chiesto all’Amministrazione attualmente in carica di adoperarsi in iniziative di piccoli prestiti a persone in difficoltà economiche. Non è stato spiegato che i tassi di interesse per le somme prestate saranno inferiori a quelli delle finanziarie ma soprattutto non è stato chiarito chi pagherà in caso di mancata restituzione delle somme prestate. Mi auguro che le stesse non saranno recuperate a carico dei cittadini-contribuenti. Ho capito bene?
x Marinucci e compagni
Ottima iniziativa, ma non basta. Cominciate col dare l’esempio destinando le vostre indennità di consiglieri al fondo di garanzia a supporto dell’azione di microcredito ma soprattutto chiarite bene che non dovranno essere i contribuenti termolesi a restituire le somme prestate in caso di mancato recupero delle stesse.
Peppone ha ragione in pieno. dovete dare voi l’esempio e quindi mi sembra una buona idea che i vostri gettoni di presenza del Comune siano destinati a fondo di garanzia per il microcredito. Non sarebbe giusto che voi proponete soltanto e gli altri pagano.
x Marinucci e i compagni di Filippo
Condivido la mozione del microcredito ma, come sostenuto da Peppone e Peppino, date il buon esempio rinunciando ai vostri gettoni di presenza. Troppo facile andare al bar, offrire a tutti da bere e far pagare gli altri.
x i sette dell’opposizione
Dopo gli interventi di Pepsi, Peppone, Peppino e Peppe che vi invitavano a mettere mano ai portafogli a sostegno della vostra idea avete pensato di ritirare la mozione o di sostenerla economicamente con i VOSTRI soldi (gettoni presenza quali consiglieri comunali)?
A questo punto c’è una sola cosa da fare. Tirare fuori i soldi per confermare la mozione e renderla credibile.
parole parole parole…sogno o son desta? parliamo degli stessi ex amministratori, ex sindaco, ex assessori, ex consiglieri che hanno ridotto il comune al dissesto finanziario con le consulenze milionarie agli avvocati baresi e agli affarucci loro, roba che non ci sono più i soldi per pagare manco i dipendenti??! che credito si può mai permettere di erogare, il comune? c’è bisogno che qualcuno lo faccia a lui,un pò di credito. ma ci facciano il piacere….
Microcredito. A proposito della mozione presentata oltre un mese fa dai sette consiglieri di minoranza si può sapere che fine ha fatto la stessa? E’ stata approvata o ritirata? I sette consiglieri hanno accettato i suggerimenti dei cittadini che oltre alle loro belle parole si aspettano fatti concreti vale a dire la loro autotassazione (utilizzo dei gettoni/indennità di consiglieri comunali) per far partire l’iniziativa ed iniziare a creare un fondo di garanzia?