Massimo Romano
CAMPOBASSO _ La cronaca nazionale parla di una “frode colossale”, di “reati gravissimi e allarmanti per la collettività” che sarebbero alla base del ciclone giudiziario che si è abbattuto su Eutelia spa, il colosso dell’informatica al centro delle inchieste che hanno portato agli arresti di 8 manager del gruppo in seguito a perquisizioni a tappeto in tutta Italia. Uno degli arrestati sarebbe latitante a Dubai. I reati contestati vanno dalla bancarotta fraudolenta ad altre fattispecie criminose. Massimo Romano, consigliere regionale del Molise e presidente del movimento Costruire democrazia, ha scovato tra gli archivi della misura 6.3 del Por 2000- 2006 “società dell’informazione” i rapporti societari e contrattuali tra la Regione Molise e proprio Eutelia, realizzati mediante conferimenti di incarichi per 40 Milioni di euro per un progetto sul farmaco, gestito direttamente da Molise Dati che sembrerebbe non sia mai partito o comunque che non abbia prodotto alcun risultato apprezzabile, e addirittura una nuova società costituita tra Molise dati ed Eutelia, la Molisecom, per la gestione della banda larga. Di cui, allo stesso modo, non si vedono tracce.

E soprattutto si ignorano le procedure attraverso le quali Molise dati ha individuato Eutelia come partner. Per questo, Romano ha indirizzato numerose interrogazioni e richieste di accesso agli atti proprio al Presidente della Regione, ai dirigenti competenti e alla società Molise dati spa, che a distanza di settimane attendono ancora una risposta. Eppure il coinvolgimento della Regione nel crack di Eutelia rappresenta molto di più di una semplice possibilità, con tutte le conseguenze del caso in termini erariali.

Il fatto allarmante è capire gli oscuri snodi societari che ruotano attorno a Molise Dati, una società che gestisce direttamente decine di Milioni di euro di fondi pubblici per servizi informatici e telematici di cui ignoriamo completamente i risultati. Il legale rappresentante di Molise dati è il mandatario elettorale di Michele Iorio, Presidente della Regione dunque azionista della stessa società che lo nomina direttamente e fiduciariamente. Non rappresenta, questa, una commistione equivoca che andrebbe risolta? E’ possibile che Molise dati, partecipata da un socio privato individuato senza gara, gestisca milioni di euro di soldi pubblici al di fuori di regolari gare d’appalto ed in palese violazione delle norme sull’in house? Come è stato possibile affidare direttamente a Eutelia 40 Milioni di euro per la gestione del “farmaco unico” senza che nessuno ne sapesse nulla?

E come è possibile che a fronte dei 40 Milioni finalizzati al risparmio della spesa farmaceutica, i Ministeri della Salute e dell’Economia e l’AIFA abbiano bocciato senza appello proprio questo servizio, in sede di tavolo tecnico, in quanto “non produce alcun risparmio”? E poi, quanti sanno che la Regione, tramite Molise dati, ha costituito con Eutelia una società per realizzare la banda larga sui comuni molisani? Quanti Comuni sono in rete con la banda larga? Leggendo una rettifica pubblicata sul giornale telematico www.informamolise.com che aveva denunciato l’anomalia, abbiamo appreso che secondo molisecom sarebbe stato cablato il 90% dei Comuni molisani.

E’ un dato verificato? Chi avrebbe dovuto verificarlo? E soprattutto, che azioni intende perseguire la Regione per tutelarsi rispetto al crack milionario di Eutelia?” Domande che richiedono una risposta chiara e senza equivoci. “Mi auguro che stavolta il Presidente della Regione possa offrire ai molisani risposte più chiare del consueto “Romano dice sciocchezze”, soprattutto citando qualche documento che possa rassicurare i molisani che la spesa di 40 Milioni di euro sia servita a qualcosa.”

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