TERMOLI _ A margine della seduta del consiglio comunale, svoltosi lo scorso 29 novembre, volevo fare un’ulteriore riflessione sulla proposta di indirizzo programmatico – variante piano regolatore generale, presente tra gli argomenti all’ordine del giorno. Non posso che ribadire quanto detto in consiglio comunale sulla scarsa rilevanza tecnica e politica del documento redatto dall’amministrazione Di Brino. Mi dispiace che il collega di minoranza Mario Di Blasio non abbia colto il senso del mio intervento molto puntuale, considerato che abbiamo condiviso la stessa esperienza con l’amministrazione Greco e ricordo che le stesse linee di indirizzo programmatico sono state un avvenimento così importante per l’amministrazione, tale da essere presentate alla cittadinanza in occasione di un incontro-dibattito al cinema S.Antonio.

Un documento di ben 80 pagine quello dell’Amministrazione Greco, redatto dalla struttura comunale in collaborazione con il Professor Properzi, e contenente nel dettaglio le linee di indirizzo programmatico con tanto di tabelle, planimetrie,etc.. e che nulla ha a che vedere con la relazione stringata di appena 11 pagine dell’Amministrazione Di Brino, redatta da un incaricato che ha impiegato quasi 2 anni per scrivere un documento generico nelle premesse e superficiale nei contenuti. E su queste 11 pagine è opportuno fare delle considerazioni:

– Nelle premesse si parla di partecipazione alla pianificazione e di strumenti pianificatori dinamici.

– Si ipotizza un Piano Generale che non abbia carattere prescrittivo ma uno esclusivamente programmatico con l’indicazione delle strategie generali e le scelte essenziali infrastrutturali.
– Si parla del Piano della Trasformazione che dovrebbe contenere i “bilanci economici” delle trasformazioni urbane (non viene detto altro) e quindi della necessità di un “effettivo processo negoziale” da parte del Comune (in sostanza il Comune dovrebbe di volta in volta negoziare con il privato l’intervento da effettuare e le opere che devono essere realizzate e cedute alla collettività; non c’è traccia dei criteri che eviterebbero, tra l’altro, eventuali prevaricazioni da parte degli amministratori rispetto ai proprietari dei suoli).

Si parla di “consumo di suolo” e della ridotta risorsa che è il territorio. Per questo si ipotizzano interventi di intensificazione delle costruzioni in zone già costruite e l’utilizzo di aree residuali (anche se nei punti successivi si introduce la destinazione urbanistica del “verde boschivo” che non è altro che un utilizzo edificatorio dei suoli a fronte di una piantumazione del giardino con alberi autoctoni).

Si parla di Energia, ma si dicono cose ovvie previste già dalla normativa attuale. Le stesse ovvietà sono riproposte quando si parla di Paesaggio e della necessità di rispettare il Piano Paesaggistico e i criteri previsti per la VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Tra i “principi generali” da seguire c’è anche quello della “ecosostenibilità” attraverso lo sfruttamento dell’edilizia turistico ricettiva in aree agricole (agriturismo) e l’incentivazione all’uso delle tecniche costruttive più moderne (michiedo chi stabilirà quale tecnica costruttiva è moderna e quale sarà il premio); E poi, esiste già una norma nazionale e una regionale che disciplinano gli agriturismi;

Cosa pensa la maggioranza della trasformazione degli alberghi in residenze? Se si parla di turismo e della necessità di avere strutture ricettive perché non hanno chiesto con forza al governo Iorio di non prevedere cambi d’uso che riducevano la ricettività a Termoli? Esiste o no la “filiera istituzionale”?. – Anche le “conferenze-dibattito” con la popolazione sono tra i principi generali: michiedo come mai non abbiano organizzato una “conferenza-dibattito” per spiegare proprio questo documento che vorrebbero approvare; se partecipazione deve essere è bene che si cominci subito!!! Riguardo la metodologia e gli aspetti tecnici si possono così riassumere:

Individuazione di “aree cerniera”: riconnessione tra quartieri (non si capisce quali e quante – anche in percentuale) di queste aree sono da destinare alla edificazione e quante al verde o agli agriturismi o ai parchi)

Nuovo piano della viabilità x connettere i quartieri da nord a sud (quale problema di viabilità è stato rilevato?) – Valorizzazione del centro cittadino:

Parcheggio sotterraneo in piazza S.Antonio (è stato fatto uno studio di fattibilità da parte del progettista che evidenzia la convenienza dell’operazione? Dove sono i documenti o i richiami?)

Realizzazione area pedonale al centro (ma se c’è stata la contestazione da parte dei commercianti e l’appoggio dell’allora opposizione quando l’amministrazione Greco ha sperimentato la chiusura estiva. Cosa è cambiato da allora? Sono stati fatti studi o ipotizzate nuove soluzioni?) Collegamento dei due lungomare nord e sud anche attraverso la passeggiata sotto le mura che già esiste (se già esiste la passeggiata – che arriverà a Campomarino – che significa il collegamento?) – Integrazione del nuovo porto turistico con il Piano Regolatore Portuale + insediamenti diportistici minori dedicate ad associazioni. – Sfruttamento della zona sud con il turistico-recettivo (sulla base di cosa scelgono questa zona? C’è uno studio? Magari che tiene conto anche del problema degli accessi al mare e del problema idraulico della zona a sud?). Realizzazione di parchi tematici (dove, quanti, come devono essere fatti?) – Zona fieristica nei pressi della zona artigianale e commerciale dove si dovrebbe prevedere la nuova sede comunale (dove? Perché li e non in un’altra zona? Sono state fatte valutazioni? Dove sono gli studi?) – Da prevedersi anche la sede del tribunale, la caserma della GdF, un Auditorium, quella dei VVFF ( per questi ultimi il suolo è già stato assegnato ed il finanziamento al ministero è stato già chiesto:credo sia il caso che si documentino di questo.) – Aree Verdi: – Espansione a corona delle zone agricole con incentivazione di agriturismo e collegamento fiumi Biferno e Sinarca che divengono aree parco naturale in un contesto turistico ricettivo (continuo a dire che sono affermazioni generiche visto che non c’è nessuno studio alla base di queste considerazioni) – Verde Boschivo da attuarsi con l’urbanistica concertata: edificazione in zona agricola con basso indice di fabbricabilità e piantumazione di alberi (già dibattuto sopra) – Standard urbanistici: cessione concertata di aree attrezzate già fruibili  (affermazioni generiche).

Regolamento Urbanistico che garantisca margini per una maggiore elasticità nel segno del nuovo piano (affermazioni generiche) – Modificazione ed integrazione delle sottozone: -F7: modifica delle percentuali di residenziale (il problema esiste e va risolto, ma va studiato il problema – l’Ufficio di Piano lo aveva fatto; questa maggioranza cosa propone rispetto ad una situazione che dovrebbe conoscere?) -D2 e D3 (conoscono la situazione? Dove sono gli studi?). -Riqualificazione urbana aree di accesso alla città – Proiezione futura: 100.000 abitanti (in base a cosa fanno queste valutazioni?)

Francesco Caruso

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2 Commenti

  1. Sig. Caruso, sono venuto in possesso di queste linee programmatiche (veri brogliacci) e questa volta devo condividere le tue riflessioni, se si fosse dato ai bambini della quinta elementare un compitino su cosa vorresti nella tua città avrebbero fatto molto meglio . Sarebbe lecito chiedersi quanto siano costate e quanto ci costerà alla fine del gioco questo PRG. Troppo comodo dire che il riconfermato incarico al progettista costa meno, ma così non è, perché è pur vero che tra parcelle già pagate, acconti e spese di rimborso sono dieci anni che si campa sulle spalle dei Termolesi; poi ogni volta che cambia un sindaco, un assessore e un dirigente, si rimescolano nuovamente le carte per migliorare la situazione degli amici.

  2. ….
    Stiamo qui a consolarci a vicenda, nella banalità delle nostre riflessioni. Loro risponderanno che son stati scelti dal popolo. Liberi nei loro errori e nelle loro carenze. Ricchi di orgoglio e presunzione. Misera teoria. Nei fatti: è rispettoso, nei confronti del dott. Greco – ex sindaco, quantomeno rivedere il nostro giudizio sul suo operato. O sul perchè del suo (presunto) immobilismo. Termoli è cresciuta nel numero di edifici in modo disordinato, senza pregi estetici, con poca qualità dell’arte del costruire. Colpa anche dei termolesi che hanno comprato appartamenti in fretta, senza badare alla bellezza, alla funzione, ai costi di gestione, ai servizi presenti nel quartiere. Cambierà qualcosa? no. Mezza città è in vendita, ma si costruisce un nuovo mini-quartiere ecologico. A un metro dall’autostrada e due dalla zona industriale.