
Altre invece assumono connotati più significativi e lasciano trasparire una chiara strategia politica, coerente con la filosofia berlusconiana di mistificazione dei fatti: l’amplificazione della propria attività amministrativa e la denigrazione di quella della controparte politica. A tal proposito, acquisito che sulla revoca della delibera di realizzazione dell’impianto di compostaggio ha puntualmente osservato già l’ex assessore all’ambiente della giunta Greco Emanuela Lattanzi, ma su cui torneremo sicuramente con iniziative ufficiali, mi preme fornire alcune considerazioni e valutazione sulla questione dei box ittici al Porto.
La vicenda, come si ricorderà, ha suscitato interesse e preoccupazione nella cittadinanza durante l’estate 2009 quando, a seguito di numerosi incontri e/o conferenze di servizio autorizzatori, vennero iniziati i lavori di costruzione in un’area in ambito portuale, sotto le mura del Borgo Vecchio. Questa localizzazione determinò una forte contrarietà nell’opinione pubblica cittadina ed addirittura l’assegnazione della bandiera nera da parte di Legambiente per l‘invasivo impatto ambientale. L’amministrazione Greco (ente attuatore dell’intervento di competenza della Regione Molise), che già in precedenza aveva ricercato una soluzione più adeguata scontrandosi però con oggettivi vincoli tecnici e funzionali che non ne avevano consentito una scelta migliore, condivisa e tecnicamente possibile, si adoperò in ogni caso per la loro delocalizzazione.
L’assessorato ai LLPP comunale, mise in atto un’attività frenetica anche per scongiurare la perdita del finanziamento. Organizzò rapidamente una serie di riunioni con tutti i soggetti deputati al rilascio delle autorizzazioni (Demanio, Capitaneria, Regione Molise, Operatori ittici, concessionari di aree) individuando un’altra area di sedime dei manufatti all’interno della zona cosiddetta “del triangolo” precedentemente scartata perché non ancora collaudata, già in concessione ad un privato e non particolarmente gradita agli operatori ittici.
Per la necessità di realizzare, propedeuticamente e ineludibilmente, un consolidamento strutturale che la rendesse idonea a ricevere il carico dei realizzandi box, iniziò una concitata e difficile azione di mediazione e convincimento per il subentro nella disponibilità dell’area; incontri ripetuti e pressanti con la presenza costante dello stesso sindaco Greco che consentirono di ottenere gli assensi richiesti. In tempi strettissimi fu attivata la procedura per la progettazione, la realizzazione e il collaudo degli interventi richiesti completandone l’iter entro i tempi contrattuali e rimanendo all’interno del quadro economico del finanziamento. Al completamento dei lavori, le opere realizzate furono riconsegnate formalmente alla Regione Molise, proprietaria delle stesse nonché gestore dei servizi in ambito portuale.
Per l’utilizzo dei locali rimanevano da realizzare i collegamenti dei servizi (acqua – energia elettrica – scarichi) onere che fu chiarito rimanesse a carico, per specifica competenza, dell’Ente Regione. Nella riunione, o conferenza di servizi, dei giorni scorsi mi pare che si siano solo riconfermati gli impegni precedentemente assunti senza merito specifico per particolari capacità decisionali della nuova amministrazione. Piuttosto va stigmatizzato eventualmente il ritardo accumulato nell’attuazione di obblighi ricadenti sulla Regione Molise. E nulla c’entra la “filiera istituzionale”, però è stata l’occasione per riproporre la strategia dell’apparenza secondo cui si “enfatizza” anche la più piccola iniziativa, montando artificiosamente un concetto di efficienza per spicciola propaganda politica. La sinergia istituzionale, sventolata ai quattro venti in campagna elettorale, è tutta da verificare…nei fatti.
Ex assessore LLPP Giunta Greco
Consigliere comunale IdV