Il Comune di Campobasso rilancia la campagna di sensibilizzazione in favore dell’utilizzo dell’acqua pubblica.

CAMPOBASSO – Ogni anno in Italia si consumano oltre 10 miliardi di bottiglie di plastica di acqua per un totale di circa 300 mila tonnellate di rifiuti. Numeri incredibili che non trovano alcuna giustificazione alla luce dell’ottimo livello medio delle acque pubbliche delle città italiane.

Nell’ambito della Settima Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2022, il Comune di Campobasso intende rilanciare la campagna di sensibilizzazione sul tema, confermando i risultati dei costanti monitoraggi sulla qualità dell’acqua della rete pubblica che attestano che dai nostri rubinetti sgorga acqua di eccellente qualità, “oligominerale” o” leggermente mineralizzata”, a basso contenuto di sodio e con parametri chimico-fisici comparabili, ma spesso superiori, con quelli delle più comuni acque imbottigliate. Consumare l’acqua del rubinetto, anziché quella imbottigliata, comporta molteplici vantaggi.

Dal punto di vista economico le famiglie possono infatti risparmiare considerevoli somme di denaro considerando che, per chi ne fa uso, la spesa media annuale per l’acqua imbottigliata si aggira sui 150/200 euro, mentre quella del rubinetto ha un costo/litro praticamente zero, con un risparmio del 6000%.

Ma i benefici più importanti sono quelli ambientali: l’acqua del nostro rubinetto è un’acqua sostenibile, che non produce emissioni e può contribuire concretamente alla salvaguardia dell’ambiente riducendo drasticamente l’abnorme spreco di materie prime ed energia necessaria per la produzione delle bottiglie usa e getta.

Per gli affezionati dell’acqua frizzante a tutti i costi, invece, è opportuno ricordare che, anziché ricorrere alle scomode e costose bottiglie di plastica, è sempre possibile fruire delle “case dell’acqua” presenti in città, dove viene erogata acqua microfiltrata e frizzante a prezzi molto vantaggiosi e con la possibilità di adoperare bottiglie riutilizzabili senza, quindi, produrre inutili rifiuti.

Articolo precedenteTaccunelle molisane
Articolo successivoPane, ppun e sarde… ‘mbusse all’ove e fritt