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GUARDIALIFERA _ Ritengo che ci sia stato un fraintendimento a monte in quanto il settore idrico non rientra nella mia delega all’Ambiente, bensì in quella dei Lavori Pubblici. Tuttavia, sorretto da senso di responsabilità e di stima nei confronti del collega Di Pietro, ho fatto comunque i miei riscontri ed ho chiesto delucidazioni all’Azienda Molise Acque, che mi ha fornito spiegazioni sul fenomeno che si sta verificando in alcuni Comuni del basso Molise. A detta dell’Azienda, da circa 20 giorni, si riscontra una elevata e sproporzionata fioritura algale all’interno dell’invaso del Liscione, in prossimità degli impianti di depurazione.

Questa grande concentrazione di vegetazione, maggiore rispetto alla norma e riscontrata anche dall’Arpa Molise, produce un notevole intasamento dei filtri a sabbia e carbone attivo dell’impianto di potabilizzazione. Questa grave ostruzione, costringe i tecnici ad utilizzare l’acqua destinata ai Comuni per i lavaggi ed i contro lavaggi dei filtri stessi, con un conseguente abbassamento della fornitura. In questo modo, si dovrà necessariamente proseguire fino a quando non si abbasserà la presenza di alghe e si tornerà nei parametri previsti dalla legge. Di concerto all’Arpa Molise, la Molise Acque, comunque, tiene in stretta osservazione tutti gli indicatori e contemporaneamente sta cercando soluzioni alternative, rapide ed efficaci, per alleviare quanto più possibile i disagi ai cittadini. In tal senso, sono stati già interessati e coinvolti per sostenere la carenza, gli acquedotti Molisano-destro e Molisano-sinistro, oltre che il Consorzio Industriale di Termoli.

Purtroppo, però, la situazione è aggravata dall’enorme dispersione della rete idrica dei vari Comuni, che comporta un ancor più grande fabbisogno di flusso idrico. Assicurano, comunque, dalla Molise Acque, che si sta facendo tutto il possibile per venire fuori dalla situazione di difficoltà che si è venuta a creare, ma purtroppo la condizione è generata da fattori naturali e non strutturali, quindi non prevedibili. Fattori che richiedono un piccolo periodo per l’assestamento e la normalizzazione. Non avrei nessuna difficoltà ad occuparmi anche in seguito del problema, ma per correttezza e rispetto dei ruoli, devo lasciare a chi di competenza ulteriori ed eventuali altre richieste di questo genere.”

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