CAMPOBASSO – Ho molto apprezzato l’iniziativa che l’avvocato Franco Mancini sta portando avanti per denunciare l’illegittimità costituzionale delle addizionali Irpef, applicate automaticamente nella misura massima, a carico di tutti i contribuenti molisani, in dipendenza del disavanzo sanitario. Da ex- assessore regionale, ricordo, così come ha già fatto Michele Iorio, il nostro disappunto di amministratori pubblici, nel prendere atto che la Legge Finanziaria 2010 introduceva questo singolare metodo “punitivo” nei confronti delle regioni che, a giudizio del cosiddetto Tavolo Tecnico Massicci, non operavano un efficace piano di rientro dai deficit sanitari.
Ora che l’avv. Mancini, con la competenza ed il rigore giuridico che conosciamo, coglie chiari e condivisibili profili di incostituzionalità della norma, ci sentiamo ancor più sostenuti nelle lamentele che abbiamo sollevato nelle sedi romane, per indicare come non fosse giusto che una tassazione di sfavore, indiscriminatamente per tutti i cittadini delle regioni con bilanci sanitari in rosso, fosse legata ad un parametro scelto in maniera palesemente arbitraria.

Esso, infatti, non tiene conto delle specificità del territorio molisano ( 136 piccoli comuni, spesso isolati anche dalle condizioni atmosferiche), dei suoi problemi di comunicazione e viabilità, delle caratteristiche demografiche ( il forte processo di senilizzazione), del reddito pro-capite dei suoi abitanti, delle difficoltà di accesso alle strutture private di altre regioni. La verità è che le piccole regioni, come la nostra, subiscono abusi nell’indifferenza generale. Ed allora, è giunto il momento di reclamare con forza che le presunte inefficienze delle realtà meridionali non possono essere trattate diversamente da altre anomalie, ben più gravi: forse che i cittadini del Veneto sono costretti a maggiori imposte a causa degli scandali del Mose o i contribuenti della Lombardia per quelli dell’Expo?

Credo che, così come ha fatto l’Amministrazione Iorio, battendosi dinanzi al TAR contro questa discriminazione, l’attuale Governo Regionale dovrebbe avere il coraggio e l’orgoglio di condividere l’iniziativa di Mancini, e cioè accogliere l’istanza di rimborso, sentendosi vittima e non artefice di questa disparità di trattamento, aprendo una vertenza con il Governo Centrale per il riconoscimento dell’iniquità della norma, anche prima che sia una Commissione Tributaria a pronunciarsi.

E’ vero che l’ente Regione perderebbe un consistente gettito, che sarebbe però recuperato dai suoi singoli cittadini, già soffocati dalla morsa di una drammatica crisi e da una pressione fiscale intollerabile. Il mio grazie, dunque, all’avv. Franco Mancini, perché è con questi strumenti che tutta la popolazione molisana dovrebbe rivendicare il suo diritto ad una vera eguaglianza e presentare le ragioni e le credenziali per la tutela della propria identità, anche all’interno di un eventuale nuovo assetto istituzionale.

LUIGI VELARDI

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1 commento

  1. Faccia tosta.
    Un consiglio per Gino Velardi: goditi il vitalizio riposati!! Pur con un grande sforzo non riesco a ricordare una iniziativa valida e concreta presa dall’ex assessore regionale in modo particolare per il Basso Molise.Per lui, da assessore, l’importante era avere l’autista, le segretarie,il cellulare e poter tutelare gli interessi del gruppo dei soliti amici (i famosi 40…). Il grande Velardi ha bidonato tutti: La Penna, D’Aimmo, Astore, ed infine Di Giandomenico, è stato sempre abile ad affiancare il potente di turno. Ora basta !!!