Luigi Velardi
TERMOLI _ In riferimento alle dichiarazioni a firma del Sindaco di Portocannone, Luigi Mascio, interviene l’assessore Regionale Luigi Velardi, citato nelle suddette affermazioni. “Non immaginavo di procurare una crisi di bile al Sindaco Mascio. Tanto livore si giustifica solo nel fatto che egli non sia stato in grado di discernere il ruolo dell’Istituzione da quello della persona. In occasione della riunione di Termoli dei giorni scorsi, con il Presidente Iorio e con gli altri Candidati del centro destra, ho inteso, nel mio intervento, produrre una legittima difesa del ruolo del Comune e della città di Termoli, nella questione Cosib.

La palese confusione fatta, ha indotto Mascio a sferrare nei miei confronti un attacco a mezzo stampa d’inaudita violenza, zeppo di offese personali e d’inesattezze, che non trovano alcuna giustificazione. È pacifico che in democrazia non sempre due persone possano pensarla alla stessa maniera. Ma non è civiltà politica quando si oltrepassano alcuni steccati, come l’educazione ed il rispetto della persona. Infatti, ho inteso dissentire dall’attuale equilibrio all’interno del Consorzio industriale termolese, senza però, mai pronunciare il nome di una sola persona o inveire a danno di qualcuno. È una questione di stile. Per quanto riguarda alcune citazioni zeppe di offese gratuite ed inesatte, consiglio al Sindaco Mascio di documentarsi, prima di spettegolare. Infatti, non risulta da nessuna “graduatoria” che io sia annoverato tra i trombati delle elezioni a cui ho concorso, come da lui urlato a caratteri cubitali.

Faccio un breve promemoria a me stesso, ricordandomi che nella mia vita non ho mai fallito un’elezione: nel 2001, anno del mio esordio in politica, risultai il primo eletto; nel 2006, anche. Nel 2011, fu concordato all’interno del Partito il mio posizionamento sul listino maggioritario, poiché la mia presenza, solo sul proporzionale costituiva ostacolo ad altri, nell’accettare una candidatura. Nonostante ciò, comunque, come risultato spontaneo e “non richiesto” agli elettori, registrai circa 2.300 preferenze che in altri casi avrebbero consentito a qualche giovane (neanche tanto) Sindaco di essere eletto. Per ciò che attiene l’inclusione nel listino (o gratta e vinci, se piace) delle elezioni in corso, lo chieda, Mascio, al Presidente Iorio se sia stato lui a chiedere con forza a me ed all’ottimo Antonio Chieffo, per le stesse valutazioni sopra esposte, di accettare ancora la candidatura nel listino maggioritario del candidato Presidente.

Non comprendo, a questo punto, l’illazione volgare che mi attribuisce Mascio, definendomi trombato. Non avrei comunque, mai immaginato di dover dare spiegazioni, così elementari, su argomenti leggibili ed alla portata di chiunque, tantomeno ad una persona che amministra un Comune e presiede un Consorzio, per la verità, grazie ai voti di una ridotta Assemblea e non di un suffragio popolare. Per concludere, riguardo il ricorso alle pessime citazioni alla mia anagrafe, voglio ricordare a quel Sindaco che “l’età da sola non può celare la mediocrità dell’uomo”. Provi Mascio, ad accettare la sfida di una candidatura regionale, essere eletto, servire e gestire la cosa pubblica per tanti anni, guardando solo, con responsabilità ed onestà, gli interessi generali della gente, senza mai perseguire interessi particolari e soprattutto familiari, come ho sempre fatto in questi anni. Io posso affermare questo, non so quanti altri. Allora, fermiamoci qui.”

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