ROMA_ L’inserimento del fermo pesca di 45 giorni nella manovra economica va certo verso la direzione auspicata di salvaguardia della risorsa alieutica riconoscendo certezza di compensazione economica alle imprese nel periodo di blocco delle attività di pesca.
Tale provvedimento preso dal Governo su proposta del Ministro Romano, a cui va tutto il nostro apprezzamento, rappresenta certamente (per usare le stesse parole del Ministro) “una misura necessaria per il futuro del settore ittico non solo nazionale, ma mediterraneo, per evitare che questa decisione gravi eccessivamente su un comparto già in difficoltà” ma come FAI CISL, FLAI CGIL e UILAPESCA chiediamo allo stesso Ministro Romano di completare l’“opera” supportando la richiesta che come Organizzazioni Sindacali abbiamo già avanzato al Ministero del Lavoro per il rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga per la pesca per l’anno 2011.
Lo mento della Cassa Integrazione, seppure in deroga, diviene indispensabile per garantire continuità di reddito ai lavoratori imbarcati nei periodi di fermo pesca e nei casi di crisi come è quello attuale. Ribadiamo infine la necessità di definire, nel settore pesca, un sistema di ammortizzatori sociali strutturali e di welfare innovativo per dare stabilità occupazionale e certezza di tutele agli addetti dell’intero mondo della pesca salvaguardandone la risorsa e l’intero ecosistema.