Rossella Mammarella
LARINO- Da parecchi giorni i larinesi sono senza acqua potabile a causa della presenza di batteri coliformi. Fin dall’inizio abbiamo visto il Sindaco impegnato in prima persona ( si è fatto perfino fotografare dentro il serbatoio) ma la situazione fa fatica ad essere portata alla normalità. Ci preme tuttavia osservare che la linea seguita per risolvere il problema è stata totalmente sbagliata e inadeguata. Infatti,come affermato anche da diversi esperti del settore, bisognava intervenire, immediatamente, sugli impianti di potabilizzazione di c.da Fara e non nei serbatoi di Larino, dove infatti l’acqua continuava ad arrivare “inquinata” poiché il problema era , appunto, a monte. Inoltre tale intervento doveva essere sollecitato a Molise Acque e non doveva il Comune assumesi responsabilità e oneri che non gli competono.

Infatti il Comune di Larino compra da Molise Acque, pagandola profumatamente, ACQUA POTABILE. Quindi è obbligo di Molise Acque fornire acqua potabile già sottoposta a processo di clorazione. Il Sindaco Notarangelo, tuttavia, invece di sollecitare l’ente suddetto alla risoluzione del problema , in quanto obbligato, ha pensato di avere un colpo di genio comprando e istallando una cloratrice e stupendosi, addirittura, di come ciò non fosse già avvenuto nel passato. Il perché nessuna precedente amministrazione ( Malorni, Spina, Sabetti, Commissario prefettizio, Anacoreta e Giardino) ha mai acquistato e istallato una cloratrice è facile da spiegare. L’acqua , comprata da Molise Acque, unico responsabile della clorazione dell’acqua distribuita, arriva nei nostri serbatoi già clorata; pertanto l’aggiunta di altro cloro, come avverrà per Larino, è estremamente pericolosa. Infatti un’eccessiva presenza di cloro nell’acqua rende la stessa velenosa e dannosa per la salute. Può succedere poi che a causa dell’eccessiva clorazione si verifichi la formazione di trialometani, sostanze altamente cancerogene.

Questo è il primo e più importante motivo per cui tutte le amministrazioni hanno pensato bene di non intervenire sulla clorazione dell’acqua. Detto questo è di fondamentale importanza sapere come e da chi sarà gestito l’impianto di clorazione acquistato. Lo stesso pur essendo automatico ed automatizzato deve essere costantemente controllato da tecnici specializzati. Non ci risulta che tra i dipendenti comunali ci siano tecnici specializzati. Chi farà le analisi dell’acqua che arriva da Molise Acque e chi farà le analisi dell’acqua che uscirà dai rubinetti dei larinesi. Queste analisi dovranno essere parallele a quelle di Molise acque e non potranno essere fatte a campione. Chi pagherà quest’ulteriore costo?? E’ necessario sapere che nella tariffa che il comune paga a Molise Acque è compreso il costo di potabilizzazione e clorazione dell’acqua e i larinesi, come del resto tutti gli altri, pagano nella loro bolletta il costo per la potabilizzazione e la clorazione stessa. Tutto a spese dei contribuenti molisani. Insomma l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti, da quando siamo collegati all’acqua che viene dal lago, è una schifezza.

Grazie alla nostra amministrazione da oggi in poi l’acqua continuerà ad essere una vera schifezza addizionata di ipoclorito di sodio ( o varichina, varechina, candeggina). Se oggi è vietato l’uso potabile, da domani è sconsigliabile usare l’acqua per qualunque altra cosa. Sarà buona solo per lavare i pavimenti peraltro senza aggiunta di detersivi. Ecco perché nessuna amministrazione ha mai acquistato una cloratrice. Ci voleva la superficialità di questa amministrazione per rendere ancora peggiore la qualità della vita della nostra comunità. Siete ancora in tempo, rimandante indietro quell’apparecchietto pericolosissimo e fate in modo che Molise Acque ci fornisca acqua potabile. Se vi sono infiltrazioni nelle tubature o nei serbatoi comunali riparatele, ma non aggiungete sostanze chimiche dannose per la salute. Questa sciagurata soluzione fa comodo solo a Molise Acque e danneggia i larinesi sia perché mette a rischio la salute e sia perché sottrae denaro pubblico alle casse comunali. Cosa è da preferire? Acqua con batteri coliformi o acqua alla varechina (cioè con un eccesso di clorazione)?? Sarebbe preferibile avere nell’una ne l’altra ma acqua buona. Tra le due però, noi personalmente, preferiamo la prima!!

Ecco perché il rimedio è peggiore del male. Facciamo una azione forte, insieme a tutti gli altri comuni, per sbloccare e velocizzare i lavori di completamento e collaudo dell’acquedotto c.d. Molise centrale, affinché si possa arrivare a far sgorgare dai nostri rubinetti acqua di sorgente e non acqua del lago. Solo così non ci sarà più bisogno di cloro o comunque se ne utilizzerà una quantità nettamente inferiore. Ci risulta che manca solo la variante di Termoli – Petacciato. Il resto è già completo, manca solo il collaudo. Facciamo fare questo benedetto collaudo!!! Sindaco Notarangelo utilizza la tua filiera istituzionale. Vai alla Regione, vai a Molise Acque, fai qualcosa!! Ma, per carità, non aggiungere schifezza su schifezza. Sul tema dell’acqua, visti gli articoli di stampa, i comunicati e la scelta sciagurata di acquistare una cloratrice possiamo serenamente rassegnarci e affermare: anche in questo, l’Amministrazione comunale si impegna ma non riesce…

Consiglieri comunali di opposizione
Michele Urbano, Rossella Mammarella, Giulio Pontico

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