TERMOLI _ Non era mia intenzione commentare le risibili argomentazioni con le quali il sindaco Di Brino ha ritenuto di rispondere alla mia richiesta di chiarimenti circa il rispetto delle ordinanze sindacali a Termoli. Egli, però, ha voluto andare oltre e sferrare con parole inaccettabili un duro attacco alla mia persona. Non solo, ma ne ha approfittato per lanciare ambigue e pesanti accuse alla precedente Amministrazione circa il corretto impiego di somme rilevanti.
Per quanto riguarda le questioni relative alla T.U.A. e la Sorgenia, mi sembra assurdo che il Sindaco, che è in carica da oltre due anni, venga a chiedere all’ex vice sindaco, che ha concluso peraltro il suo mandato nell’ottobre 2008, lumi relativamente all’utilizzo dei finanziamenti in questione.
Le carte sono tutte in Comune, basta cercarle e leggerle. Se dovesse riscontrare irregolarità, anziché porre domande retoriche e allusive, è suo dovere rivolgersi senza indugio alla Magistratura. Quanto alla mia persona, ne riconosco i limiti. Infatti, durante il mio mandato non sono riuscito a sistemare parenti in municipio, non ho ricevuto avvisi di garanzia o rinvii a giudizio per truffa e abusi d’ufficio. Ricordo inoltre al sindaco che se vi sono soggetti a cui dare conto del mio operato, questi sono i cittadini di Termoli. Ciò che faccio puntualmente ricevendone grande e generoso sostegno.
Il Consigliere Regionale Filippo Monaco