il sindaco Manes:”Sovraintendenza attesta l’importanza del sito archeologico a Montecilfone”.

MONTECILFONE – Il Sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, comunica che la Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Molise ha attestato, nella relazione tecnica dopo i rilievi e gli studi archeologici preventivi, che l’area individuata a Montecilfone, tra le località C.le Coruntoli e Pezze di Coruntoli, è un sito importante pluristratificato, che copre un arco cronologico compreso tra l’età eneolitica e il medioevo.

Come riporta la relazione della dott.ssa Flavia Micucci e della sovrintendente dott.ssa Dora Catalano, in stretta associazione con l’area abitativa è stato individuato e scavato anche un nucleo sepolcrale composto da cinque sepolture infantili, due delle quali accompagnate da deposizioni animali.

Una tomba, in fossa terragna, apparteneva ad un infante di età alla morte compresa tra 2 e 4 anni, deposto supino. All’interno della stessa fossa, ma su un piano di deposizione più alto, erano presenti due ovicaprini, adagiati sul fianco destro e rivolti verso l’inumato. Il corredo è composto da un vaso a fiasco, collocato ai piedi del defunto, e da due boccali monoansati rinvenuti all’altezza della testa.

Un’altra tomba, una sepoltura ad inumazione in fossa terragna di forma rettangolare, apparteneva ad un individuo infantile, di età alla morte compresa tra 3 e 5 anni, deposto con due canidi, uno adagiato ai piedi dell’inumato, l’altro lungo il fianco, al di sotto di una brocca monoansata in impasto che rappresenta l’unico elemento del corredo funerario. I corredi vascolari delle sepolture, riferibili alla facies del Gaudo, consentono di datare il nucleo sepolcrale individuato, anche se in maniera preliminare e in attesa di datazioni assolute al radiocarbonio, tra la fine del III e l’inizio del II millennio a.C.

Il Sindaco Giorgio Manes manifesta l’apporto pieno del Comune di Montecilfone per le ulteriori attività di ricerca e valorizzazione del sito archeologico, auspicando che tutti i referti archeologici possano ritornare quanto prima nel comune di ritrovamento. “Abbiamo già una sede” – chiarisce Giorgio Manes – da poter mettere a disposizione affinché le importanti testimonianze possano essere fruite da cittadini e studiosi nel Comune di Montecilfone, in stretta colleganza territoriale e storica con le loro origini, e poter dare la giusta valenza alla loro importanza sociale e culturale“.

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