myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

GUARDIALFIERA _ Ci siamo recati oggi al lago del Liscione, a 100 metri di distanza era avvertibile l’odore nauseabondo dei pesci in putrefazione. Centinaia i pesci spiaggiati e altrettanti quelli sul fondo del Lago, tra questi non solo carpe ma anche qualche esemplare di altre specie (Lucci).

La nostra preoccupazione è legata al fatto che la quantità di pesci è davvero incredibile: i processi di putrefazione potrebbero ancor di più aggravare la condizione ambientale delle acque del lago, che ricordiamo è utilizzata dalla popolazione del Basso Molise per usi domestici.

Sembrerebbe che la causa accertata per il decesso dei pesci sia dovuta all’infezione da Aeromonas hydrofila, noi chiediamo di effettuare altre analisi per scongiurare definitivamente l’esistenza di altre problematiche, inoltre, le autorità competenti, si adoperino per la rimozione dei numerosissimi pesci morti .

Comunque il fatto che il decesso dei pesci sia stato attribuito al batterio Aeromonas hydrophila non ci rassicura del tutto sui probabili effetti negativi sull’uomo: soprattutto in casi particolari, la specie puo’ essere responsabile nell’uomo di alterazione dell’epitelio intestinale, dissenteria e presenza di sangue e muco nelle feci.

A parte l’azione isolata di qualche sindaco della zona, sono state adottate misura precauzionali per la salute come il divieto di pesca nel lago e magari anche nel tratto di fiume a valle dell’invaso? Anche se il batterio è sensibile ai trattamenti di potabilizzazione dell’acqua, sono state intraprese iniziative per verificare l’assenza nelle condutture dei paesi riforniti con l’acqua prelevata dal Lago del Liscione? A queste domande chiediamo risposte e, se necessaria, una pronta azione.

Ecomuseo Itinerari Frentani

Articolo precedenteLa Teramo Ambiente non ritira umido in via Mario Milano nonostante solleciti. I residenti scrivono ad Assessore Leone
Articolo successivoIl reparto di Medicina del Vietri non è chiuso. Funziona regolarmente