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Non ci fu pietà per nessuno della scorta: persone oneste e perbene, rigorosi servitori dello Stato, uomini giusti che lavoravano per sostenere le loro famiglie o per farsene presto una. E tutto questo, questa dimensione semplice e quotidiana, rende ancora più terribile il ricordo dell’agguato che ha cambiato la storia del nostro Paese.
Oggi l’Italia rende omaggio al sacrificio di Giulio e dei suoi colleghi: l’abbraccio dovuto alle vittime cui il destino riserva un ricordo più silenzioso ma comunque sentito. è sentito e non passa il dolore di Guglionesi, il paese dal quale Rivera era partito una volta diventato poliziotto: Giulio è sempre lì nei pensieri dei suoi concittadini. E’ nelle lacrime senza consolazione dei suoi familiari, è nel silenzio attonito del Molise che oggi come allora pensa alla vita che Giulio aveva davanti e che la brutalità assassina di quegli anni bui gli ha negato. Oggi come allora siamo vicini a chi da 40 anni piange ogni giorno il giovanissimo agente della scorta del presidente Aldo Moro”.