E’ possibile trovare programmi gratuiti sia per la lettura (decodifica) che per la scrittura (codifica) dei codici QR. La procedura più interessante per la diffusione e l’utilizzazione dei contenuti didattici, è quello di immagazzinarli precedentemente in uno hard disk virtuale definito Cloud (nuvola), un servizio offerto dal provider al cliente, per poi trasformare in QR Code, l’ https delle pagine web che racchiudono i contenuti da condividere. Non è da escludere, la possibilità di generare dei QR Code da qualsiasi contenuto reperibile sul web che abbia un https da poter trasformare in QR Code. Il metodo per caratteristiche proprie, oltre ad essere veloce e gratuito, stimola i ragazzi a non essere solo dei semplici “consumatori digitali” ma anche dei “creatori consapevoli”, che usano le tecnologie digitali in modo creativo, per diffondere i risultati di studi e ricerche, lavori multimediali, approfondimenti, etc., in un reciproco e continuo rapporto interattivo di confronto e scambio con il gruppo di appartenenza altri gruppi e gli insegnanti.
I QR code possono essere utilizzati per distribuire semplici contenuti o per creare degli specifici percorsi d’apprendimento, ma anche, delle complesse mappe concettuali multimediali. L’insegnante, attraverso i QR code può a sua volta, diffondere tra i propri allievi velocemente, specifici contenuti e cosa molto interessante, può “personalizzare l’insegnamento”. Ci auguriamo che questa nostra proposta possa trovare delle utili applicazioni nei processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica, insinuandosi efficacemente, tra i mille problemi che affliggono il sistema scolastico e la conoscenza.
prof. Elvio Petrecca