TERMOLI – “Il Comitato Cittadini in Rete di Termoli, che da 20 anni segue, con attenzione e azioni, il Piano di Risanamento e contenimento acustico presentato da R.F.I. s.p.a., esprime la propria profonda soddisfazione nel vedere finalmente condivisa, dalle Istituzioni, la propria battaglia contro lo svilimento urbano e turistico che si voleva perpetrare nei confronti di Termoli.
Il Comitato vuole quindi ringraziare tutti i Consiglieri comunali, il Presidente del Consiglio Annibale Ciarniello, il Consigliere Alberto Montano primo firmatario dell’Ordine del Giorno ed i Consiglieri tutti, che all’unanimità nella seduta del Consiglio del 22 aprile, hanno espresso parere contrario al progetto definitivo, che avrebbe previsto l’utilizzo di barriere anti-rumore di oltre 12 metri di altezza per tutto il tratto cittadino, progetto che diversamente sarebbe stato portato da RFI in Conferenza Decisoria.
Lo sconcerto del Comitato e crediamo degli stessi Consiglieri, che hanno avuto modo di leggere la documentazione, è che nonostante lo spregio del MURO da erigere in pieno centro cittadino, RFI dichiari di non riuscire comunque a garantire il risanamento acustico, poiché su vari tratti dei muri di contenimento, che costeggiano i binari, non potrebbero posizionarsi le barriere per evidente rischio crollo.
Ci chiediamo: ma i muri di contenimento che fiancheggiano i binari non sono stati realizzati dalla stessa RFI? Si sono persi le carte? Quando si dice: il rattoppo è peggio del buco. Risanamento a macchia di leopardo…
L’ordine del giorno contro lo scempio proposto da RFI ha portato per la prima volta i Consiglieri a pronunciarsi contro RFI e porre in primo piano il rispetto per il territorio di Termoli, la salute, l’ambiente, il paesaggio, il valore immobiliare, le strutture ricettive e turistiche, rispetto al Progetto presentato da RFI dell’elevazione di un opaco MURO, che avrebbe diviso fisicamente Termoli e i suoi abitanti in due tronconi.
I cittadini termolesi con raccolte firme, incontri pubblici, comunicati, Osservazioni prodotte e accolte da tutte le sedi istituzionali e Ministeriali competenti, fino a fare dichiarare dalla Commissione Tecnica Ministeriale VIA/VAS “IMPROPONIBILI” le barriere proposte a Termoli, informano che il Progetto, bocciato dal Consiglio Comunale il 22 aprile, è solo il primo e il più vecchio, ma ne esiste un altro, almomento bloccato dalla Regione Molise e dall’Amministrazione Comunale, che riguarda tutta Via Corsica e il cosiddetto Nodo Termoli.
La contrarietà espressa dal Consiglio Comunale di Termoli ora dovrà essere inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e il Comitato si aspetta dal Ministro Salvini lo stesso trattamento riservato ad altre città, le cui amministrazioni comunali avendo espresso contrarietà al MURO di barriere, hanno visto bloccato, dal suo Ministero, l’iter e il progetto: ad es. Falconara, costa marchigiana, tratto ferroviario Torino – Milano, tratto ferroviario Novara – Arona, comune di Novara, Chiavari, Marotta Mondolfo, Porto Sant’Elpidio, Senigallia, Ancona e tante altre città con consigli Comunali che si sono dichiarati contrari”.
Carmela Sica, Portavoce del Comitato Cittadini in rete di Termoli