TERMOLI _ “Quanto accaduto in Molise è la spia e la conferma che le illegalità legate al mondo dei rifiuti riguardano tutte le regioni del nostro Paese e che nessuno può ritenersi immune dal contagio, né al Nord e né al Sud. Noi di IdV avevamo denunciato la gestione anomala del Cosib, in un dibattito pubblico a Termoli, per richiamare sul caso l’attenzione dell’opinione pubblica”.
E’ quanto afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. “Anche alla luce dell’inchiesta che ha portato oggi all’arresto, fra gli altri, del presidente del Cosib di Termoli, Antonio Del Torto – prosegue l’esponente dipietrista – appare, se possibile, ancora più ingiustificabile la rimozione del consigliere IdV, Cristiano Di Pietro, dall’incarico di rappresentante dell’Ente consortile, con potere di controllo, per la provincia di Campobasso”. “E’ noto a tutti, infatti, che Di Pietro è stato sempre presente alle riunioni del Consiglio generale, sollevando interrogazioni ed esposti denuncia presso la Corte dei Conti sulla gestione del Cosib”.
“L’inchiesta della Procura di Larino che ha portato all’arresto di dieci persone, fra cui lo stesso Del Torto – spiega Orlando – e all’avviso di garanzia per 18 persone, fra cui lo stesso presidente della Regione Molise, Michele Iorio, dimostrano la bontà del lavoro dell’Italia dei Valori”.
“Guarda caso i magistrati hanno disposto oggi il sequestro del depuratore di Montenero Di Bisaccia, lo stesso sul quale l’Italia dei Valori con Di Pietro aveva chiesto, con un atto ispettivo rivolto al sindaco di Montenero, delucidazioni e chiarimenti”. “Il bubbone scoppiato oggi ci fa riflettere: forse noi dell’Italia dei Valori diamo fastidio perché, in fatto di legalità, non facciamo sconti a nessuno”, conclude Orlando.