Fotoracconto della visita di Papa Francesco in Molise.

Papa Francesco a CampobassoCAMPOBASSO – Si scrive la storia oggi in Molise. L’arrivo di Papa Francesco rappresenta uno degli eventi più importanti accaduti negli ultimi anni in regione. Sono trascorsi 19 anni dalla visita di Papa Giovanni Paolo II arrivato in regione per ben due volte: a marzo del 1983 a Termoli e nel 1995 a Campobasso e Agnone. Da allora, il vuoto fino ad oggi, con l’arrivo di Sua Santità Bergoglio.

Il Santo padre è arrivato in elicottero nell’eliporto dell’Università dove è stato accolto dall’Arcivescovo Bregantini insieme al Presidente della Regione Frattura ed al sindaco di Campobasso Battista. A parlare subito durante l’accoglienza nell’ateneo, è stato Don Pasquale D’Elia della Cappellania Universitaria. “Siamo in 600 nell’Aula Magna ed in mille sono fuori. Questo è il primo benvenuto che il Molise Le rivolge”. Sono circa 80 mila i pellegrini presenti nell’area dell’ex stadio Romagnoli per la messa di papa Francesco che sommati ai fedeli dell’area circostante si arriva a circa 100 mila persone.

Il Santo Padre affronta subito il discorso del lavoro e dice: “La domenica libera dal lavoro – eccettuati i servizi necessari, sta ad affermare che la priorità non è all’economico, ma all’umano“. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà. Oggi vorrei unire la mia voce a quella di tanti lavoratori e imprenditori di questo territorio nel chiedere che possa attuarsi anche qui un ‘patto per il lavoro’ – ha dichiarato il pontefice -. Non avere lavoro non è solo non avere il necessario per vivere: no, noi possiamo mangiare tutti i giorni, andare alla Caritas o altre associazioni.

Il problema è non portare il pane a casa, questo toglie la dignità. Il problema più grave non è la fame, è la dignità: dobbiamo difenderla e la dà il lavoro. Questa è una delle più grandi sfide della nostra epoca: convertirci ad uno sviluppo che sappia rispettare il creato”.

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Per il Papa: “Se non cerchiamo di rompere gli schemi non andremo avanti. Bisogna essere creativi sul futuro”.

Diversi lavoratori ed agricoltori hanno preso la parola. Una donna in stato di gravidanza, dipendente della Fiat di Termoli, Elisa Piermarino, ha parlato delle preoccpazioni per la cassa integrazione continua in azienda. Terminato l’incontro nell’ateneo, il “bagno di folla” durante il tragitto verso lo stadio Romagnoli dove ha celebrato la Santa Messa.

Alle 13 ha pranzato con una cinquantina di poveri assistiti dalla Caritas presso la struttura “Casa degli angeli”, allestita nell’asilo di via Monte San Gabriele. Alle 14.30 è partito in elicottero per Castelpetroso dove ha incontrato i giovani molisani ed arrivati dall’Abruzzo mentre nel pomeriggio ha raggiunto il carcere di Isernia. Ai detenuti ha posto particolare attenzione alla parola speranza.

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